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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Rete natura 2000: tutela delle aree protette

coste Sardegna
Il Servizio Ispettorato di Nuoro del Corpo forestale e di vigilanza ambientale con la Base logistica navale della Caletta e con il Nucleo investigativo ripartimentale (NIPAF ), sta intensificando le attività di controllo a tutela dei Siti d’Interesse Comunitario e delle Zone Speciali di Conservazione del litorale della propria giurisdizione.

Si tratta dei siti, individuati con le sigle ITB020012 Berchida e Bidderosa, ITB020013 Palude di Osalla, ITB020014 Golfo di Orosei, che fanno parte della rete ecologica europea denominata Rete Natura 2000 prevista dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE.

Ai fini della conservazione dei siti e delle specie di interesse comunitario, i relativi piani di gestione hanno stabilito le misure per evitare il degrado degli habitat e delle specie e, nel contempo, consentire la fruizione e la valorizzazione dell’area.

La conoscenza dei Piani di Gestione è sicuramente un’efficace sistema di prevenzione degli illeciti amministrativi e penali, si riportano di seguito le attività non ammesse e vietate:
1. il rilascio e dispersione di sostanze e prodotti inquinanti di qualsiasi natura;
2. la cattura, l'uccisione, il maltrattamento ed il disturbo della fauna selvatica di interesse conservazionistico indicata all’interno del Piano di Gestione, ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione del soggetto gestore del SIC;
3. la raccolta ed il danneggiamento della flora spontanea di interesse conservazionistico indicata all’interno del Piano di Gestione, ad eccezione di quanto eseguito per fini di ricerca e di studio previa autorizzazione del soggetto gestore del SIC;
4. il prelievo di materiali rocciosi e sabbiosi nonché di materiali di interesse geologico e paleontologico, ad eccezione di quello eseguito per fini di ricerca e di studio, previa autorizzazione del soggetto gestore del SIC;
5. l’introduzione, al di fuori delle aree urbane e dei settori interessati dalla attività agricola e pascolativa, di specie di flora e fauna estranee a quelle autoctone;
6. il transito di veicoli motorizzati al di fuori delle strade e dei tracciati individuati e definiti dal soggetto gestore del SIC;
7. l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura;
8. l’accensione di fuochi all’interno delle aree boscate, di pineta e dunali con o senza copertura vegetale;
9. il campeggio al di fuori delle aree autorizzate;
10. l’introduzione e conduzione di animali domestici in libertà all’interno delle aree stagnali, lagunari e del settore spiaggia e dunale;
11. il transito, la sosta, la frequentazione a piedi, a cavallo e al bestiame in genere e con qualsiasi automezzo al di fuori delle piste appositamente realizzate nei sistemi dunali;
12. gli scavi di ogni genere all’interno del settore di spiaggia e dunale ,salvo quelli riconducibili ad operazioni di recupero e salvaguardia ambientale, nonché di ricerca e di studio, previa autorizzazione del soggetto gestore di SIC.

Inoltre all’interno della fascia interessata dagli habitat dunali non sono ammessi:
-la messa a dimora, anche provvisoria, di ombrelloni, sdraio e natanti;
-l’ubicazione di qualsiasi tipologia di manufatto;
-il passaggio di mezzi meccanici anche occasionale;
-il calpestio della vegetazione in genere.

Nel corso delle attività di controllo e vigilanza le tipologie d’illecito frequentemente contestate nei litorali della giurisdizione del Servizio Ispettorato di Nuoro sono state principalmente:
- il transito di veicoli motorizzati;
- l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura;
- l’accensione di fuochi all’interno delle aree boscate, di pineta e dunari con o senza copertura vegetale;.
- il campeggio al di fuori delle aree autorizzate;
- l’introduzione e conduzione di animali domestici in libertà all’interno delle aree stagnali, lagunari e del settore di spiaggia e dunale;
- il transito, la sosta, la frequentazione a piedi nelle zone dunali.

Questi comportamenti illeciti sono inoltre vietati dalla Legge Regionale n. 16 del 2017, dall’Ordinanza balneare vigente e dall’Ordinanza comunale n. 46 del 20.06.2019 del Comune di Siniscola.
Tali illeciti amministrativi sono da ritenersi particolarmente gravi soprattutto se si considera la loro frequenza e intensità nel periodo estivo. In particolare, l’azione meccanica e di compattazione dovuta al calpestamento incide negativamente sull’opera di stabilizzazione delle dune operata dalla flora psammofila.

Si rivolge un appello ai cittadini affinché adottino comportamenti corretti nella fruizione di questi siti e segnalino al numero verde 1515 del Corpo forestale e di vigilanza ambientale eventuali irregolarità riscontrate.

19 luglio 2022