Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Importante operazione antibracconaggio

armi sequestrate
Un arresto per ricettazione di armi rubate, abbattimento di un cervo sardo e detenzione di cannabis: è il bilancio di una operazione antibracconaggio condotta dal Nucleo Investigativo del Corpo Forestale - Servizio Ispettorato Cagliari.

I FATTI
A seguito dei controlli effettuati sul territorio, gli inquirenti del Corpo Forestale avevano concentrato l’attenzione su una persona sospetta che era stata notata frequentare con assiduità le zone più ricche di fauna del Monte Linas ma anche dell'Arburese (Oasi di Scivu) e che risultava non essere in possesso di un regolare porto d’armi per uso caccia.

I Forestali hanno quindi predisposto un intervento mirato e, nella serata del 1 dicembre giornata di caccia, hanno fermato l’indiziato presso un posto di controllo, all'ingresso di Gonnosfanadiga.
Nell’auto dell’uomo, nascosti in uno spazio ricavato nel sedile posteriore, sono stati trovati un fucile da caccia semi automatico e varie munizioni.
Gli investigatori del Corpo hanno quindi proceduto alla perquisizione dell’abitazione dell’indagato scoprendo, all'interno di un grosso frigorifero, un esemplare di cervo sardo (il capo era stato macellato e suddiviso in vari pacchi), carne di cinghiale e di una lepre. Il cervo sardo, visto lo stato di conservazione della carne, era stato abbattuto la mattina stessa.

Sempre nel corso della perquisizione sono stati scoperti: un altro fucile, munizioni e 600 grammi di sostanza stupefacente (Cannabis).
Successive verifiche hanno permesso di accertare che le armi scoperte nell'auto e nell'abitazione erano di provenienza furtiva.

Pertanto, in aggiunta ai gravi reati venatori di abbattimento di specie particolarmente protetta, si è anche configurata la flagranza dei reati di ricettazione, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, oltre che la detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

L'uomo, A.U., di Gonnosfanadiga, incensurato, su disposizione del Magistrato, dott. Marco Cocco, è stato arrestato e condotto al Carcere di Uta.

L’operazione s’inquadra nell'incessante attività di controllo svolta dal Corpo forestale nel territorio a tutela della biodiversità e della legalità.