24.05.2024
Le praterie di
Posidonia oceanica, specie endemica del Mediterraneo, svolgono un importante ruolo di protezione delle coste dall’erosione, di stabilizzazione e consolidamento dei fondali, ossigenazione delle acque, assorbimento di CO2, produzione ed esportazione di grandi quantità di materia vegetale.
In particolare, sono un
hotspot di biodiversità che arriva a ospitare il 20-25% di tutte le specie che vivono nel Mar Mediterraneo. Le praterie costituiscono, infatti, un
complesso ecosistema in termini di ricchezza e di interazioni biotiche e garantiscono rifugio per un quarto delle specie di flora e fauna del Mediterraneo e sono un luogo di riproduzione, primo accrescimento e sviluppo per molti organismi.
Le praterie di
Posidonia oceanica sono però anche soggette a regressione a causa della crescente pressione antropica che insiste sulla fascia costiera.
Per tutelare e gestire correttamente questi importanti ecosistemi e la loro elevata biodiversità è fondamentale tenerli sotto controllo attraverso opportune azioni di monitoraggio.
L’ARPAS svolge il
monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica con continuità nell’ambito del Progetto Strategia Marina in ottemperanza a quanto previsto dalla Direttiva 2008/56/CE recepita in Italia dal D.Lgs. 190/2010, che ha istituito un quadro uniforme di riferimento normativo a livello Comunitario per contrastare le pressioni sempre maggiori sulle acque marine. La Direttiva rappresenta uno strumento di governance che promuove l’adozione di strategie complesse mirate alla salvaguardia dell’ecosistema marino al fine di preservare la diversità ecologica, la vitalità dei mari e degli oceani, mantenere l’utilizzo dell’ambiente a un livello sostenibile e salvaguardare il potenziale per gli usi e le attività delle generazioni presenti e future.
La programmazione delle attività 2021-2026 prevede il monitoraggio di 18 aree nel primo triennio e la ripetizione delle stesse aree nel secondo triennio. Ogni anno sono monitorate 6 aree di 3 km quadrati di estensione.
Nei primi tre anni è stata monitorata l’estensione degli habitat attraverso rilievi morfo-batimetrici (Multibeam e Side Scan Sonar) e mediante indagine ROV (Remotely Operated Vehicle) al fine di ottenere la mappatura della prateria, il tipo di substrato e l’individuazione dei limiti inferiore e superiore.
Le attività 2024-2026 prevedono il monitoraggio della condizione, ovvero in ciascuna delle 18 aree verranno effettuati, mediante Operatori Scientifici Subacquei e analisi di laboratorio, indagini in situ attraverso misure di densità, stime visive e prelievi di fasci.
Una descrizione delle attività previste dal
Progetto Strategia Marina è consultabile online nel Geoportale interattivo dell’ARPAS
(link), in cui è possibile trovare anche una pagina dedicata al monitoraggio delle praterie di
Posidonia oceanica.