13.06.2024
Il 17 giugno si celebra la
Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità, istituita nel 1995 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al fine di sensibilizzare non solo le istituzioni, ma anche il singolo individuo, a una maggiore responsabilità nell’utilizzo sostenibile dell’acqua attuando azioni consapevoli per prevenire la desertificazione e la siccità.
L’ARPAS è da sempre impegnata nel monitoraggio della siccità, intesa come una condizione temporanea di relativa scarsità di risorse idriche che hanno origine da un deficit di precipitazione su un’ampia regione per un periodo di tempo esteso, di solito una stagione o più, rispetto ai valori che possono essere considerati normali.
In Sardegna, infatti, gli eventi siccitosi si verificano con una certa frequenza interessando talora vasti territori fino a comprendere intere province e causando sensibili perdite produttive per gli operatori del comparto agro-zootecnico, nonché restrizioni nella distribuzione dell’acqua per gli usi civili. Anche nell’ultima annata il territorio isolano ha registrato condizioni siccitose piuttosto importanti, che hanno determinato restrizioni nell’utilizzo della risorsa idrica (
Figura 1).
Il Dipartimento Meteoclimatico dell’ARPAS, nell’ambito del monitoraggio della siccità, da diversi anni produce bollettini decadali e mensili costantemente aggiornati e pubblicati sul
sito web istituzionale dell’Agenzia, contenenti vari indicatori specifici basati principalmente sulla pioggia, allo scopo di identificare l'insorgenza di condizioni di siccità e di valutare l'intensità in diverse aree della Sardegna.
I dati provenienti dalla rete delle stazioni meteorologiche vengono elaborati su periodi di tempo di diversa lunghezza per evidenziare i diversi tipi di siccità (meteorologica, agricola, idrologica, socioeconomica). Le analisi effettuate su periodi di 3, 6, 12 e 24 mesi, consentono infatti di evidenziare sia condizioni di deficit idrici dei suoli, sia anomalie sulle portate dei corsi d’acqua e quindi sui volumi idrici invasati nei bacini di piccole e medie dimensioni, che rispondono a deficit pluviometrici più prolungati.
Analisi dell’anno idrologico in corsoIl fenomeno della siccità è confermato nell’analisi dell’
anno idrologico 2023-24 (
Figura 2), che si è aperto con piogge modeste nel mese di ottobre, in particolare sulla parte orientale dell’Isola che è stata piuttosto secca. Novembre è stato più generoso, ma ancora con la parte orientale e quella meridionale sotto media, mentre dicembre è stato decisamente secco. Il primo trimestre del 2024 ha registrato precipitazioni più abbondanti dei mesi precedenti, ma nuovamente le medesime porzioni, orientale e meridionale, si sono distinte per le piogge più contenute; aprile infine è stato piuttosto secco ovunque.
Se si considera l’intero periodo ottobre-aprile (
Figura 3), la distribuzione delle piogge mensili ha causato condizioni siccitose marcate lungo il versante orientale e nel meridione dell’Isola, come mostra la mappa di anomalia climatica che esprime il rapporto tra il cumulato di piogge complessive e i corrispondenti valori climatici attesi. Queste aree hanno totalizzato precipitazioni generalmente inferiori a 300 mm, al di sotto della metà rispetto ai valori tipici, registrando un deficit pluviometrico stimabile in 250-350 mm, che in Ogliastra sale a circa 450 mm. L’evapotraspirazione del periodo (somma della quantità d'acqua persa dal suolo per evaporazione e dalle piante per traspirazione), incrementata dalle temperature più alte della norma soprattutto nei mesi di ottobre e febbraio, ha contribuito ad aggravare il bilancio idrologico delle aree più colpite, riducendo ulteriormente la disponibilità idrica.
È pertanto possibile affermare che sulla base dei dati analizzati si è registrata una scarsità di precipitazioni per tutto il periodo nella parte orientale dell’Isola, che ha avuto effetti negativi sia sui corsi d’acqua sia sulla disponibilità idrica nei suoli.