Logo Regione Autonoma della Sardegna
IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Per la pesca molte risorse e un nuovo modello

"La Regione sta facendo la sua parte per sostenere e rilanciare il comparto pesca in Sardegna: abbiamo previsto ingenti risorse nella Finanziaria in discussione in Consiglio regionale e il recente passaggio delle competenze dall'Assessorato dell'Ambiente all'Agricoltura consentirà di concentrarci maggiormente sulla valorizzazione dei nostri prodotti, sulla tutela dei marchi e sulle certificazioni di qualità anche in questo settore". C'era anche il Presidente della Regione, Renato Soru, ieri pomeriggio alla tavola rotonda "Impatto delle specie protette sull'attività di pesca in Sardegna", organizzata da Federcoopesca in occasione della visita nell'Isola della Commissione parlamentare europea competente.

Gli eurodeputati si sono impegnati ad attivarsi, interessando anche il commissario Joe Borg, per tenere conto dei danni provocati dai cormorani nei compendi lagunari della
Sardegna.

"Dell'Unione Europea – ha sottolineato il Presidente Soru nel corso del suo intervento - dobbiamo saper cogliere tutte le opportunità, ma è giusto saper evidenziarne i limiti soprattutto quando non tengono conto di una realtà, come quella della pesca in Sardegna, che vanta una sua specificità. Dovremmo chiedere deroghe, ad esempio, per ampliare il raggio d'azione delle nostre barche e nel contempo procedere con delle zone di protezione che possano limitare o vietare attività dannose e predatorie nelle nostre acque. Ai parlamentari europei chiediamo l'impegno di garantire ai nostri pescatori maggiori diritti e maggiori controlli sulle acque internazionali, che non devono essere di nessuno. Oggi in Sardegna la pesca, che conta circa 3mila occupati, può uscire dalla crisi se sarà in grado di puntare sulla qualità, se uscirà dal nanismo che contraddistingue le imprese unendosi magari in una Organizzazione produttori; se sarà capace di commercializzare meglio, e fuori dai confini sardi, i suoi prodotti".

Discorso questo condiviso dall'Assessore regionale dell'Agricoltura, Francesco Foddis: "Aggregazione, dimensione d'impresa, orientamento al mercato, marketing, multifunzionalità anche nella pesca: sono le parole chiave per rilanciare un comparto strategico per l'economia della nostra Isola che oggi vive un momento di difficoltà. Servono scelte importanti, senza per questo rinunciare a posti di lavoro, ma serve la volontà da parte di tutti di capire che la pesca del domani dovrà cambiare: in Sardegna
dovranno essere protagonisti gli operatori ittici, le imprese di pesca e non più i semplici pescatori. Oggi disponiamo degli strumenti legislativi e finanziari, sia comunitari, nazionali e regionali: dobbiamo solo essere in grado di attuarli con l'apporto di tutti".

Foddis, che ha ricordato come l'11 febbraio prossimo nel corso del Tavolo azzurro verrà stilato un programma di lavoro assieme alle organizzazioni di categoria, ha voluto ringraziare gli eurodeputati per l'impegno assunto nel voler trovare soluzioni concrete ai problemi della pesca nell'Isola: "Una prova in più che la loro visita non è stata di piacere ma è stata una presenza attiva: hanno voluto conoscere da vicino, assieme ai pescatori, le criticità del settore e si sono impegnati a rivedere quelle norme che non tengono conto delle nostre specificità".

Una conferma in questo senso è arrivata anche dal vicepresidente della Commissione, Iles Braghetto: "In questi giorni abbiamo avuto l'occasione di prendere contatto con le realtà locali e conoscerne potenzialità e difficoltà. Sull'emergenza cormorani, credo ci siano spazi di intervento adeguati, attraverso proposte parlamentari, per rivedere norme oggi inadeguate e insufficienti e andare così incontro alle esigenze dei pescatori".