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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Energie rinnovabili, la Finanziaria nazionale detta le regole

Rinnovabili, isola in ritardo: così titolava oggi un quotidiano regionale nelle pagine di economia. Sembrava che l'accusa arrivasse dall'amministratore delegato di Nomisma Energia, Alessandro Bianchi, presente ieri a Cagliari in un seminario del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro.

"Invece - puntualizza l'assessore regionale dell'Industria, Concetta Rau - la Nomisma non ha affatto detto, come invece il servizio giornalistico riporta, che il nostro Piano energetico è da rivedere, bensì che la Finanziaria nazionale 2008 ha assunto precisi impegni con Bruxelles sulla base del Protocollo di Kyoto, prevedendo che lo Stato italiano attribuirà (con dei criteri precisi) le quote regionali di energie rinnovabili da rispettare. Non a caso, il Piano energetico della Sardegna era flessibile: prevedeva, infatti, la possibilità di adeguamenti su scala nazionale. Vale per noi, come per tutti i Piani energetici regionali".

"La Sardegna - sottolinea Rau - ha una quota di rinnovabili effettivamente inferiore ad altre regioni italiane, ma questo dato è condizionato da due fattori. Innanzi tutto, le regioni che tirano su la media nazionale sono quelle che possono contare su un maggiore sviluppo dell'idroelettrico. Inoltre noi abbiamo un sistema chiuso, dunque su certe rinnovabili dobbiamo avere una diffusione che possa essere compatibile con la nostra rete di trasmissione. È il caso dell'eolico, per esempio: sino a qualche mese fa doveva essere ‘ritirata' tutta l'energia prodotta (mentre oggi l'Autorità dell'energia ha rivisto questa posizione), dunque non era possibile andare oltre certi limiti. A motivo delle procedure, quindi, lo sviluppo dell'eolico doveva essere coordinato con la possibilità della rete di gestire l'energia prodotta".

Anche la NE Nomisma Energia oggi ha preso posizione con una nota diffusa dall'Ad Bianchi, con la quale smentisce di aver affermato: che la Regione Autonoma della Sardegna è in ritardo sulle fonti rinnovabili; che la Regione Autonoma della Sardegna è a rischio di commissariamento; che il Governo italiano probabilmente chiederà all'isola uno sforzo maggiore nello sviluppo delle rinnovabili rispetto ad altre regioni".

Bianchi ha pure spiegato che "le tematiche affrontate da me nel corso del seminario organizzato dal Crel hanno riguardato il contesto energetico e ambientale europeo e nazionale, inclusi i dettami dell'ultima Finanziaria, senza entrare nel merito della politica energetica sarda, argomento trattato invece dall'Assessore Rau".