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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Firmata l'intesa per il parco di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada

Tepilora
Il 22 febbraio 2008 il Presidente della Regione, l'Assessore della Difesa dell'ambiente, i Sindaci di Bitti, di Lodè e di Posada, l'Assessore dell'Ambiente della Provincia di Nuoro e il Presidente dell'Ente foreste della Sardegna, hanno stipulato un'intesa programmatica per la realizzazione di un progetto pilota per il costituendo "Parco regionale di Tepilora, Sant'Anna e Rio Posada".

In attesa che si concluda l'iter procedurale di istituzione del Parco i suddetti enti locali dovranno assicurare la gestione del complesso degli ecosistemi, della tutela e della conservazione delle risorse naturali e ambientali esistenti, degli habitat e delle specie, ma anche della storia, dell'identità e della cultura delle comunità che ne fanno parte. L'intesa prevede di adempiere ad una successione di passi, fra i più significativi: l'approvazione e la sottoscrizione di una convenzione da parte dei Comuni e della Provincia di Nuoro, il trasferimento delle risorse necessarie alla redazione del Piano di tutela e di valorizzazione, il monitoraggio e il controllo degli interventi e la valutazione finale.

Le comunità locali saranno coinvolte per l'immediata predisposizione del Piano di tutela e valorizzazione, quale strumento di pianificazione e programmazione. Il Piano dovrà contenere le misure di tutela e di salvaguardia delle risorse naturali dell'area, l'individuazione degli interventi compatibili, l'individuazione di adeguate forme di gestione. Il Piano concluso dovrà essere inviato all'Assessorato della Difesa dell'Ambiente che ne verificherà la compatibilità con gli strumenti di pianificazione e di programmazione regionale e la compatibilità con le leggi regionali, nazionali e comunitarie.

L'atto finale sarà costituito dall'approvazione da parte della Giunta regionale. Relativamente alle misure di tutela e di salvaguardia l'intesa prevede che dovrà essere definito un quadro conoscitivo con la descrizione fisica e biologica del territorio del parco, una valutazione dello stato delle risorse naturali dell'area con l'individuazione delle criticità e la strategia gestionale delle risorse, con l'indicazione delle azioni da intraprendere per il perseguimento dell'obiettivo di tutela e conservazione.

Gli interventi riguardano: la tutela delle diversità biologiche, degli habitat naturali e semi naturali delle specie previste dalle direttive comunitarie.92/43 CE habitat e 79/406 CE uccelli, il recupero e il ripristino di ambiti degradati e vulnerabili; la conservazione, manutenzione, recupero e restauro del paesaggio e del territorio; la valorizzazione delle aree anche mediante l'organizzazione dell'accessibilità e fruibilità; la dotazione di adeguati servizi collegati e integrati ad interventi di conservazione e valorizzazione delle risorse naturalistiche e dello sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio; la tabellazione del territorio soggetto a tutela; il recupero, la ristrutturazione e la manutenzione degli strumenti esistenti ; l'acquisizione di aree di massima tutela considerate a rischio; la valorizzazione della fauna minore e degli ambienti umidi di acqua dolce; la gestione integrata dei rifiuti urbani e sviluppo delle raccolte differenziate; il ciclo integrato delle acque e i sistemi irrigui delle aree agricole; l'avvio di programmi e progetti innovativi per la sostenibilità ambientale.

Infine, un comitato di coordinamento composto dai rappresentanti degli enti sottoscrittori, dovrà vigilare sulla corretta attuazione dell'intesa.
Il periodo di validità dell'intesa è di due anni.

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