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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Un gatto selvatico liberato dal Corpo forestale

Gatto selvatico sardo
Il personale della Stazione forestale di Orani, durante un normale servizio di perlustrazione del territorio nelle campagne di Orotelli, ha trovato imprigionato e ferito da un laccio d'acciaio un gatto selvatico. L'animale è stato subito liberato dalla micidiale trappola, tradizionalmente utilizzata dai bracconieri per la cattura del cinghiale, e trasportato per ricevere le cure necessarie al centro di recupero fauna di Bonassai (SS).

Le trappole predisposte con laccio d'acciaio, oltre che illegali, sono particolarmente dannose per la nostra fauna. Si tratta di un metodo di cattura non selettivo in cui trovano una morte atroce, spesso per fame o soffocamento, specie sia cacciabili sia particolarmente protette, come il cervo sardo o il gatto selvatico.

Il gatto selvatico (Felis silvestris lybica) è un animale ormai raro in Sardegna. Il forte calo numerico degli esemplari ha portato la specie alla minaccia di estinzione. Fra le cause, la trasformazione e contrazione del suo habitat naturale e l’ibridazione della specie con il gatto domestico.
Per questo esemplare comunque l’avventura è finita bene: una volta guarito e giudicato fuori pericolo è stato reintrodotto in libertà.


Consulta i link correlati:
-La scheda informativa dedicata al gatto selvatico sardo
-La scheda dedicata all'azione di lotta al bracconaggio del Corpo forestale
-I centri di recupero nell'isola