Quattro cacciatori di frodo nelle rete dei forestali
Si è svolta il 20 marzo un'importante operazione realizzata in raccordo fra la Stazione di Pula del Corpo forestale e i Carabinieri della medesima località, ha consentito di denunciare quattro bracconieri che operavano nella zona del Sulcis.
I bracconieri si erano recati di buon ora nei monti del Sulcis per controllare le trappole posizionate per la cattura di cinghiali, ma al rientro in paese hanno trovato ad attenderli il personale del Corpo forestale già allertato dai carabinieri. I quattro uomini che rientravano dalla montagna a bordo di tre motorini, erano stati infatti fermati dai Carabinieri di Pula ma, forzando il posto di blocco, si erano dati ad una precipitosa fuga terminata in un secondo posto di controllo istituito dai forestali. Uno di essi, alla vista della pattuglia, ha tentato la fuga liberandosi di un cinghiale catturato illegalmente che è stato subito recuperato dal personale forestale. Le quattro persone, tutte di Capoterra, sono state denunciate a piede libero all'autorità giudiziaria per caccia in tempo di divieto generale e con mezzi non consentiti. Tre sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale e due di loro per porto ingiustificato di arma da punta e da taglio.
Per le persone, già note per l'illecita attività del bracconaggio, sono state disposte le relative perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di numerosi lacci d'acciaio per la cattura di cinghiali e cervi, di numerose trappole, lacci e reti per uccellagione, e varie corna di cervo segate, segno evidente della cattura di animali in vita.
Questa operazione rientra nella attività di prevenzione e repressione compiute quotidianamente dal personale del Corpo forestale, impegnato a contrastare le azioni di bracconaggio che mettono a repentaglio la sopravvivenza di specie protette quali il cervo, il daino, i mufloni ed il gatto selvatico.
Consulta la pagina dedicata all'attività di lotta al bracconaggio del Cfva
I bracconieri si erano recati di buon ora nei monti del Sulcis per controllare le trappole posizionate per la cattura di cinghiali, ma al rientro in paese hanno trovato ad attenderli il personale del Corpo forestale già allertato dai carabinieri. I quattro uomini che rientravano dalla montagna a bordo di tre motorini, erano stati infatti fermati dai Carabinieri di Pula ma, forzando il posto di blocco, si erano dati ad una precipitosa fuga terminata in un secondo posto di controllo istituito dai forestali. Uno di essi, alla vista della pattuglia, ha tentato la fuga liberandosi di un cinghiale catturato illegalmente che è stato subito recuperato dal personale forestale. Le quattro persone, tutte di Capoterra, sono state denunciate a piede libero all'autorità giudiziaria per caccia in tempo di divieto generale e con mezzi non consentiti. Tre sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale e due di loro per porto ingiustificato di arma da punta e da taglio.
Per le persone, già note per l'illecita attività del bracconaggio, sono state disposte le relative perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di numerosi lacci d'acciaio per la cattura di cinghiali e cervi, di numerose trappole, lacci e reti per uccellagione, e varie corna di cervo segate, segno evidente della cattura di animali in vita.
Questa operazione rientra nella attività di prevenzione e repressione compiute quotidianamente dal personale del Corpo forestale, impegnato a contrastare le azioni di bracconaggio che mettono a repentaglio la sopravvivenza di specie protette quali il cervo, il daino, i mufloni ed il gatto selvatico.
Consulta la pagina dedicata all'attività di lotta al bracconaggio del Cfva