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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Pubblicate le Linee guida per la predisposizione di progetti di gestione degli invasi

Invaso Tortolì
Sono state pubblicate sul Buras le “Linee guida per la predisposizione dei progetti di gestione degli invasi e per l’esecuzione delle operazioni” approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore della Difesa Dell’Ambiente e dell’Assessore dei Lavori Pubblici (Delibera di Giunta regionale n. 13/12 del 4.3.2008).

Gli sbarramenti fluviali, oltre a trattenere e accumulare le acque per diverse finalità (produzione di energia, uso potabile, uso irriguo, etc.), bloccano anche il trasporto dei sedimenti determinando il loro accumulo sul fondo dell’invaso. Questo ha importanti ripercussioni negative quali la progressiva riduzione della capacità utile dell’invaso, rischi per la sicurezza dello sbarramento, interruzione del naturale trasporto dei sedimenti verso valle (la cui conseguenza più nota è il rischio di erosione delle spiagge), peggioramento delle caratteristiche delle acque invasate determinata da fenomeni d’interazione acqua-sedimenti con rilascio di contaminanti (es. manganese) o sostanze che favoriscono l’eutrofizzazione (es. fosforo).

I progetti di gestione degli invasi sono lo strumento conoscitivo e di programmazione degli interventi previsto dall’art. 114 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che prescrive, al fine di assicurare il mantenimento della capacità di invaso e la salvaguardia sia della qualità dell’acqua invasata sia del corpo idrico ricettore, che le operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento delle dighe devono essere effettuate sulla base di un progetto di gestione di ciascun invaso. I progetti di gestione devono essere predisposti dai gestori degli invasi e devono essere approvati dalla Regione previo parere dell’amministrazione competente alla vigilanza sulla sicurezza dell’invaso e dello sbarramento.

La redazione delle Linee guida, in attuazione del Piano regionale di tutela delle acque (approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 14/16 del 4 aprile 2006), è nata dall’esigenza di individuare delle procedure che consentano ai gestori degli invasi di effettuare le operazioni di rimozione dei sedimenti in maniera sicura, efficace e con costi accettabili e allo stesso tempo garantire che gli eventuali impatti ambientali siano temporanei e sostenibili.
Le Linee guida sono state predisposte da un gruppo di lavoro costituito da personale in forza al Servizio tutela delle acque (Assessorato della Difesa dell’Ambiente) e del Servizio infrastrutture e risorse idriche (Assessorato dei Lavori Pubblici).
In particolare per quanto riguarda le attività connesse all‘approvazione dei progetti di gestione degli invasi la Delibera di Giunta regionale n. 13/12 del 4.3.2008 ha dato mandato ai Direttori Generali dell’Ambiente e dei Lavori Pubblici di istituire il Gruppo Istruttore dei progetti di gestione degli invasi che avrà sede negli uffici dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente e sarà costituito da personale in forza al Servizio tutela delle acque – Assessorato della Difesa dell’ Ambiente e al Servizio infrastrutture e risorse idriche – Assessorato dei Lavori Pubblici.

La Regione Sardegna, emanando le specifiche Linee guida, che comunque potranno essere migliorate sulla base dei risultati della loro applicazione pratica, persegue l’obiettivo della sostenibilità tecnica, economica e ambientale della gestione degli invasi artificiali e si pone tra le regioni all’avanguardia per quanto riguarda la regolamentazione della materia.

Consulta i documenti
Supplemento Straordinario n. 1 al Bollettino Ufficiale n. 15 del 30 aprile 2008 [file.pdf]

Consulta le pagine
Piano di tutela delle acque nel sito principale della Regione Sardegna