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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Orbeddà
Ultimo aggiornamento: 10/03/2014

Il perimetro forestale “Orbeddà”, costituito dai corpi “Marcalantes”, “S.Maria”, “Genna Orroele”, “Orbeddà” ed altri minori, siti in agro dei Comuni di Aritzo e Belvì, è situato nella parte occidentale del massiccio del Gennargentu, nella Barbagia di Belvì.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Nuoro
Comuni: Aritzoe Belvì
Superficie: 929 ettari
Complesso Forestale: Castagno
Capo cantiere: Raffaele Fontana, cell. 3204331104, tel. 0784 629302

Descrizione generale
Il perimetro forestale Orbeddà, costituito dai corpi Marcalantes, Santa Maria, Genna Orroele, Orbeddà ed altri minori, siti in agro dei comuni di Aritzo e Belvì, è situato nella parte occidentale del massiccio del Gennargentu, nella Barbagia di Belvì. Il complesso è in parte di proprietà regionale, in parte di proprietari privati, gestito in occupazione temporanea dall'Ente Foreste.

Aspetti geopedologici
Il substrato geologico è costituito da scisti filladici del paleozoico con intrusioni di filoni di quarziti e porfidi.
Nelle zone di fondovalle, su superfici limitate, si hanno dei suoli di tipo alluvionale formatisi a seguito di processi di sedimentazione del materiale eroso e trasportato dalle acque. Altrove prevale l’Associazione “Terre Brune e Litosuoli”. I fenomeni erosivi sono piuttosto limitati, manifestandosi in alcune aree attualmente a macchia bassa, piuttosto rada, dove i processi evolutivi della vegetazione stentano ad avviarsi.

Aspetti climatici
L’inverno è piuttosto freddo: la temperatura media minima del mese più freddo con valori intorno ad 1°C, dà un’idea dell’intensità del fenomeno. La stagione fredda, calcolando la sua durata in base ai giorni con temperatura media inferiore o uguale a 10 °C, si protrae per cinque mesi e mezzo (164 giorni). L’escursione termica annua è abbastanza pronunciata con un valore di 19 °C. I minimi assoluti, piuttosto bassi, indicano che le gelate si verificano con una certa frequenza e possono provocare nella vegetazione danni irreversibili o ridurre sensibilmente il periodo di attività vegetativa la quale dovrebbe avere una durata media di 201 giorni l’anno.
Le precipitazioni medie annue, a volte anche nevose, delle stazioni considerate sono notevoli, per cui si è vicini alla realtà se si attribuisce alla zona una piovosità media annua di circa 1000 mm.
Le piogge sono concentrate nei mesi invernali, mentre durante l’estate diventano scarse assumendo il carattere tipico dell’aridità del clima sardo, che in questo caso ha una durata calcolata in 79 giorni. Il clima dell’area può quindi essere definito di "tipo semicontinentale" con inverno umido, ad elevato surplus idrico, ed estate asciutta con moderato deficit idrico.

Aspetti fitoclimatici
Dal punto di vista fitoclimatico, seguendo la classificazione fatta da Pavari (1916), il territorio rientra nel Lauretum II tipo-Sottozona media e fredda, con variazioni locali verso il Castanetum caldo, nelle località a quota più elevate.

Aspetti vegetazionali
I lavori di sistemazione idraulico-forestale furono iniziati nel 1964-65 nel corpo Marcalantes in agro di Aritzo su una limitata estensione, successivamente la superficie in occupazione temporanea da parte dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste venne ampliata a più riprese sino ad interessare la superficie attuale nel 1982-83. Nell’estate del 1993 un catastrofico incendio ha distrutto circa il 75% del soprassuolo boschivo esistente, costituito in prevalenza da conifere. Nell’annata silvana 1994-1995 questa zona è stata sottoposta a nuovi fattori di rimboschimento con impianto misto di conifere e latifoglie.
Il comparto Orroele, in occupazione temporanea da parte dell’I.R.F. a partire dal 1980, è stato completamente rimboschito e all’attualità il soprassuolo boschivo è costituito per il 50% di conifere: pino marittimo (Pinus pinaster), Pino nero (Pinus nigra), Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica), e per il 50% di latifoglie: in prevalenza leccio (Quercus ilex), roverella (Quercus pubenscens) e sughera (Quercus suber), quest’ultima nelle zone esposte a meridione.
Il comparto Olbeddà, nel frattempo acquisito al patrimonio regionale, è stato a suo volta oggetto di rimboschimenti misti di conifere e latifoglie a partire dalla seconda metà degli anni ’80.

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Istituendo parco nazionale del Golfo di Orosei - Gennargentu

Documenti correlati
Mappa del Cantiere Forestale
Consistenza organica personale operaio Cantiere Forestale di Orbeddà [file .pdf]