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Il cavallo del Sarcidano: una razza da preservare
Cavalli del Sarcidano
Ultimo aggiornamento: 12/05/2006

Oggi nella foresta demaniale Funtanamela situata nell’altipiano del Sarcidano, a un’altitudine media di 700 m sul livello del mare, è presente un branco di circa 100 esemplari di cavalli del Sarcidano.
I cavalli sono stati acquistati nel 1996 dal Comune di Laconi, al fine di prevenirne l’estinzione. Da quel momento l’Ente Foreste, il Comune, l’Istituto di Incremento Ippico, l’Università di Veterinaria di Sassari e quella di Milano stanno effettuando, relativamente alle loro competenze, studi per conoscerne le origini e le caratteristiche di questa particolare razza equina.
In particolare, una ricerca effettuata nel 1997 da Paolo Valiati dell’Università di Milano, ha stabilito che il cavallo del Sarcidano sarebbe il discendente dell’antico cavallo spagnolo, probabilmente vissuto almeno 25.000 anni fa e che ha dato origine al cavallo Andaluso. Una successiva ricerca, condotta in Australia nel 1999 dal professor Kevin Bell, stabilisce che la transferrina E (una proteina presente nel cavallo del Sarcidano) evidenzia un gran numero di mutazioni genetiche molto distanti fra loro; pertanto ha potuto affermare che il cavallo del Sarcidano, risalirebbe addirittura ad oltre 25.000 anni fa.

E’ di grande interesse dunque per gli studiosi la difesa della razza (dichiarata tale nel 2005) per la sua grande importanza storica, culturale, ma soprattutto biologica. In quest’ottica, come del resto stabilito dalla convenzione per l’allevamento del cavallo del Sarcidano, è di grande importanza evitare contatti tra i cavalli di razza e quelli portatori di patrimonio genetico estraneo ad essa, anche mediante sterilizzazione, come avvenuto il 4 maggio scorso. Quest’operazione, praticata tradizionalmente, è inoltre necessaria per la costituzione di branchi stabili composti da un maschio e alcune femmine e per ridurre la competizione e le lotte tra maschi per il predominio. Tali lotte infatti sono spesso causa di ferite, traumi ed anche della morte degli animali coinvolti.