Generalità sul progettoIl
nome in codice del progetto finanziato dal programma LIFE è: LIFE14 ENV/IT/000514
Shaping future forestry for sustainable coppices in Southern Europe: the legacy of past management trials.
Il
nome breve è
FutureForCoppiceS.
Il
significato è "Plasmare il futuro forestale per i cedui sostenibili nell'Europa meridionale: l'eredità dei processi di gestione del passato".
Il senso è quello di cooperare per mettere a sistema le tantissime esperienze ed i
dati raccolti nell'ultimo secolo di osservazioni studiati dalle scienze forestali, per inquadrare il futuro delle
gestioni a ceduo nell'area vasta forestale dell'Europa Mediterranea in un contesto di
sfruttamento sostenibile della risorsa legnosa.
Sintesi del progetto ed obiettivi Nel corso del progetto saranno individuate e messe in rete alcune
aree sperimentali permanenti: si tratta di parcelle forestali (aree di bosco su cui è stata impostata una politica di gestione) su cui sono state sperimentate o si continuerà a sperimentare, secondo i
tempi lunghi necessari alle scienze forestali, le migliori modalità di intervento colturale.
Con questo approccio si potranno desumere indicazioni e valutazioni utili per la futura gestione dei boschi, attraverso il vaglio delle scelte gestionali operate per poi indirizzare quelle future, con riferimento alla gestione dei boschi di origine agamica (alias
cedui) nell'area mediterranea.
Obiettivo: rendere le scelte gestionali coerenti con gli
indicatori di buona Gestione Forestale Sostenibile (GFS, Forest Europe 2011).
Oltre al valore dei
prodotti tradizionali del ceduo (legna da ardere o biomasse ad uso energetico) il progetto mira inoltre ad evidenziare i
benefici ambientali e la rilevanza dei
servizi eco-sistemici assicurati dalle varie forme di gestione forestale: aspetti di grande attualità nello scenario climatico globale.
Durata e fasiIl progetto, iniziato ad ottobre 2015
durerà tre anni.
Si prevede la rielaborazione e valutazione di serie di dati già disponibili e riferite alla rete di
aree sperimentali permanenti realizzate e gestite dal
Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura-Centro di ricerca per la selvicoltura (CREA) di Arezzo: tali aree sono state realizzate per valutare gli effetti del trattamento selvicolturale in popolamenti di origine agamica (
cedui) a prevalenza di
leccio (
Quercus ilex L.), cerro (
Quercus cerris L) e faggio (
Fagus sylvatica L.), tra le più importanti latifoglie dell’area mediterranea.
Le serie di dati già disponibili coprono in molti casi periodi di osservazione superiori a 40 anni e
comparano opzioni differenti quali l'evoluzione naturale e l'avviamento a alto fusto, ai quali si affiancano
osservazioni sui cedui a regime.
I siti sperimentali considerati nell'ambito di questo progetto sono localizzati in Toscana e in Sardegna (nelle foreste di
Is Cannoneris e
Settefratelli).
Partnership del progettoOltre al CREA di Arezzo, capofila e coordinatore del progetto, partecipano:
- Fondazione Edmund Mach – Centro di Ricerca e Innovazione FEM-CRI, San Michele all’Adige (TN)
- Regione Toscana - azienda regionale "Terre regionali toscane";
- Regione Sardegna – Ente Foreste della Sardegna;
- Università di Firenze, Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali (GESAAF);
- Università di Sassari (Dipartimento di Scienze della natura e del territorio).
Primi appuntamenti per la partenza del progettoIl primo incontro (kick-off meeting) tra i partner si terrà il 17 novembre 2015 presso il CREA di Arezzo, mentre già il 18 si terrà un primo incontro con i portatori di interesse.
Verranno quindi a breve calendarizzati altri incontri territoriali, alcuni dei quali anche in Sardegna nelle aree interessate dal progetto.
Documenti e Collegamenti di interesse-
Primo invito ai portatori di interesse Life F4C (incontro di Arezzo18.11.2015) [file .pdf] -
La notizia sul sito SISEF