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I mufloni sulle cime del Monte Limbara: report, un anno dopo la reintroduzione
Maschio muflone nel giorno reintroduzione sul Limbara
Ultimo aggiornamento: 03/08/2017

Primi dati sulla colonizzazione del Monte Limbara da parte dei trenta mufloni recentemente reintrodotti nel maggio 2016
Sin dall'autunno 2016, una stagione dopo la reintroduzione, i tecnici Forestas avevano avviato le osservazioni nel territorio, con l'impiego delle fototrappole allo scopo di osservare come i mufloni colonizzano il territorio, documentandone gli spostamenti. Essendo stati reintrodotti 30 esemplari (di cui 11 femmine in età riproduttiva) erano prevedibili 10 o 11 nascite con una mortalità di 1,32 al 1° anno; di conseguenza l'incremento atteso nella popolazione reintrodotta era pari a circa 37 esemplari (considerando l'incremento annuo dovuto alle nascite, e una mortalità degli adulti pari al 5% dei 30 esemplari reintrodotti).

Foto-trappole: cosa sono e come si utilizzano ?
Si tratta di particolari telecamere resistenti costruite per l'utilizzo (anche notturno) in esterna; vengono utilizzate per catturare immagini o video in remoto, dato che le riprese si attivano in automatico al passaggio degli animali, o più in generale quando si rileva movimento.
Si lasciano temporaneamente nel bosco, legate ad alberi in posizioni strategiche, per tenere traccia dei passaggi della fauna selvatica; sono dunque uno strumento innocuo, che non disturba gli animali, dunque utilissime per mostrare ed "osservare" in modalità differita, la fauna selvatica. Periodicamente un tecnico preleva dalla postazione-foto-trappola la memoria dove vengono registrate le riprese, eventualmente sostituendo le batterie che alimentano l'apparecchio, oppure rimuovendo l'installazione al termine delle osservazioni. I dati raccolti sono sempre molto interessanti per i faunisti dell'Agenzia Forestas, che utilizzano questo strumento soprattutto per lo studio del Cervo sardo e del Muflone.

Le altre fasi del monitoraggio dei mufloni rilasciati sul Limbara
Successivamente, nelle giornate del 9 e 11 Maggio 2017, durante le prime ore del mattino e al tramonto, i tecnici di Forestas avevano arricchito lo studio eseguendo il primo censimento del muflone del Limbara con la tecnica dell'osservazione da punti di vantaggio, attraverso 11 diverse postazioni, allo scopo di verificare la percentuale di mufloni osservabili, avendo già in partenza una stima attendibile della loro consistenza, valutata, su dati scientifici, in circa 37 esemplari, con i ritmi riproduttivi noti per questa specie.
[Luca Pedrotti, Andrea Mustoni – INFS e Istituto Oikos: Il muflone – Atti corso monografico sul muflone - INFS 1999].

Lo scopo del censimento, dunque, era la verifica sperimentale (sul campo) della "osservabilità" del muflone, intendendo per "osservabilità" la percentuale di esemplari che siamo in grado di campionare visivamente in questo ambiente e con questa tecnica, rispetto a quelli realmente presenti.
Un'ulteriore indagine ha sfruttato il fatto che, dei 30 mufloni reintrodotti, 24 sono identificabili tramite un targhetta auricolare. Questo ci consente di calcolare la proporzione tra individui osservati marcati e non marcati e (sempre tenuto conto della variazione annuale attesa del nucleo reintrodotto) arrivare a stimare gli individui presenti (Metodo cattura-marcatura -ricattura/osservazione).

Infine è stato eseguito anche un censimento notturno con osservazione con fonti di luce il 30 Maggio 2017. Il lavoro si è prestato anche all'osservazione delle nuove nascite e raccolta di informazioni sull'uso del territorio.

Risultati del monitoraggio
Il lavoro si è prestato anche all'osservazione delle nuove nascite e raccolta di informazioni sull'uso del territorio. Infine è stato eseguito anche un censimento notturno con osservazione con fonti di luce il 30 Maggio 2017.
I risultati sono interessanti e confortanti: i mufloni utilizzano un'area estesa per un raggio di circa 2 km a partire dal sito di liberazione. In totale l'area frequentata risulta di circa 1250 ettari. Gli spostamenti verso nord si spingono sino a 2,5 Km, andando ad interessare le aree cacuminali del Limbara, come mostra la foto scattata dall'operatore di Forestas appostato in tale sito.

mufla sulla cima del Limbara (maggio 2017) - foto Gianfranco Mossa, operaio Agenzia FORESTAS

La colonia di mufloni si è quindi insediata anche nell'Area-Rifugio del Limbara estesa 678 ha, proposta da Forestas e recentemente approvata dal Servizio Valutazione Impatti della R.A.S., che sarà pertanto inserita come tale nell'apposito Piano Forestale Particolareggiato.
Su 37 mufloni stimati, il massimo degli avvistamenti è di 9 esemplari. Si suppone dunque che in tale ambiente l'osservabilità massima del muflone con la tecnica utilizzata sia del 24% (uno osservato ogni 4,1 presenti), dato che verrà precisato nei censimenti successivi. Il censimento notturno non aggiunge dati utili, fatta eccezione per la conferma dell'areale frequentato.
La stima col metodo "cattura-marcatura-ricattura/osservazione" ci dà un valor medio (su due sessioni valide di osservazione) 31 individui. Questi dati, ancora insufficienti ai fini di una analisi, ci illustrano comunque una situazione confortante. Necessitano pertanto ulteriori lavori.
Concludiamo con un'altra notizia interessante: la stessa area è frequentata da una coppia di aquila reale, documentata durante il censimento dei mufloni.

dati censimento mufloni limbara 2017
Censimento muflone nel Complesso Forestale Alta Gallura (9 e 11 maggio 2017). Osservazione da punti di vantaggio: 11 postazioni. Mufloni: totale sessione di maggiori avvistamenti + esemplari distinti per sesso e classi d'età visti in altre sessioni.

Consulta le pagine
Approfondimento sulle tecniche di censimento adottate in Sardegna
Scheda sul cervo sardo
Scheda sul muflone
Scheda sul daino



(Informazioni a cura dell'Ufficio Comunicazione della Direzione Generale. Testi e dati a cura del dott. Roberto Serra - Agenzia Forestas, Servizio Territoriale di Tempio)