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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Itinerario3: Giogantinu - Maestrale e granito
Monte Limbara
Ultimo aggiornamento: 10/02/2010

All'interno dei comuni di Tempio e Calangianus un circuito difficile e irto di salite, ma che gratifica consentendo di arrivare sul tetto della Gallura e di poter così ammirare tutta la costa settentrionale della Sardegna e le bianche scogliere della Corsica.
Dati tecnici
Livello percorso difficile
Base di partenza Curadoreddu
Tempo di percorrenza ore 4-4.5
Pedalabilità 100%
Percorso inverso 98%
Riferimenti cartografici IGM F. 565 - sez. I-II-III-IV

Quota di partenza m slm 600
Massima quota raggiunta m slm 1150
Dislivello m 1470
Max. p% media salita p = 14%
Max. p% media discesa p = 13%

Lunghezza km 45
Salita km 17.5
Discesa km 19.5
Piano (±3%) km 8

Strada asfaltata km 4.8
Strada sterrata km 27
Sentiero tratturo km 11.2
Single track km 2

Come si arriva
Punto di partenza il parcheggio della casa forestale di "Curadoreddu", raggiungibile da Tempio percorrendo la S.S. 392 per Oschiri, km. 7 bivio della Madonnina a sinistra.

Quadro ambientale
L'area dell'escursione si trova in Gallura, la parte più a nord della Sardegna, dove il granito fa da padrone dall'alto del Monte Limbara che con l'altezza di oltre 1300 m.s.l.m. domina su tutto il territorio circostante e sulla rinomata costa smeralda.
Il tracciato si articola nei comuni di Tempio Pausania e Calangianus per un dislivello di ben 1470 metri in soli 45 km. attraverso i quali è possibile visitare i luoghi del granito che offrono panorami indimenticabili.

Descrizione del percorso
Partiamo ripercorrendo la S.S. 392 in discesa verso Tempio e svoltando a destra dopo 2 km per la zone industriale. Dopo circa 1,5 km, alla nostra sinistra vediamo una fonte in corrispondenza della quale svoltiamo a destra per una sterrata che scende per superare il rio Limbara e per poi risalire con decisione verso "Li Mulini". Dopo uno svalico in cui scorgiamo la sterrata che scende sulla destra da "Abba Fritta", proseguiamo diritti passando lo "Stazzo Capretta", poi un bivio ad "Y" dove teniamo la destra passando di fianco ad una fontana. Dopo un km. circa svoltiamo a sinistra per un ponticello che ci immette in un sentiero che sale rapidamente verso l'imponente promontorio granitico de "M. Biancu" (1150 m.). Trascuriamo un bivio che va a sinistra per proseguire diritti sulla destra girando intorno al Monte, mentre alla nostra sinistra si apre un panorama stupendo sulla Gallura nord-occidentale (Foto 1).

Dopo alcuni larghi tornanti, la salita ci porta in località "F.na dell'Azzo" (950 m.) dove lasciamo la sterrata per svoltare a sinistra in un sentiero in discesa, stretto e sconnesso. Dopo alcuni tornanti su fondo pietroso, il sentiero si restringe per diventare un vero e proprio single track, impegnativo e molto divertente che termina in una radura (650 m.) oltre la quale il sentiero sale seccamente con pendenze tali da costringerci ad andare a piedi. Dopo lo svalico il tracciato ridiscende sino ad un bivio (650 m.) dove svoltiamo a destra per superare un cancello della forestale che ci immette in una lunga sterrata che sale verso il Monte Limbara. La sterrata costeggia le pareti verticali del "M.te Nieddu" (784 m.) oltre il quale si vede la costa olbiese e l'inconfondibile sagoma dell'Isola di Tavolara (Foto 2).

La strada sale rapidamente con rampe e tornanti sino ad un breve svalico dove trascuriamo la deviazione a sinistra per scendere sino all'incrocio dove ritorniamo sulla sterrata di "F.na dell'Azzo" (960 m.) Svoltiamo a inistra per salire sino ai 1000 metri dello svalico ai piedi del "M.te Biancu" che ci sovrasta con le sue pareti di granito completamente scavate e sagomate dal vento. (Foto 3)

Scendiamo, lasciando a destra della enormi rocce, sino ad un bivio dove teniamo la destra per poi risalire sino alla sterrata che proviene da "Li Mulini". Qui svoltiamo a sinistra per salire ancora su diversi tornanti che ci portano ad un altro bivio con la sterrata che a sinistra porta a "P.ta Balistreri" (1359 m.). Svoltiamo a destra verso "M.te Lu Scioccu" sino alla Strada Asfaltata di Vallicciola che attraversiamo verso destra per svoltare subito a sinistra in un sentiero che parte dal centro della curva. Seguiamo il Saliscendi del sentiero che ci fa passare proprio sotto il "Giogantinu", la particolare montagna con il doppio promontorio di granito che fa pensare alle gobbe di un cammello (foto 4).

Svalichiamo a circa 1150 metri e scendiamo sino ad un bivio dove svoltiamo a sinistra per scendere su una sterrata che fiancheggia un bacino idrico. Risaliamo e curviamo a destra per poi svoltare a sinistra per un sentiero coperto dall'erba che si inoltra nel fitto rimboschimento sino a "F.na li Scopi" dove ci immettiamo nella sterrata che a destra ci conduce verso la C.ma F.le di Vallicciola. Ci rinfreschiamo alla fonte dietro la quale si ergono delle imponenti sequoie. Torniamo indietro di poche centiania di metri per svoltare a destra in uno stretto sentiero che attraverso il bosco ci riporta alla strada asfaltata per Vallicciola. 150 metri in discesa e svoltiamo ancora a sinistra per un sentiero che con alcuni saliscendi ci riporta alla sterrata in località "La Iatta" dove svoltiamo a destra per iniziare la discesa che, trascurato un bivio sulla destra, ci riporta alla S.S. 392 a "Lu Colbu". Svoltiamo a destra e dopo un tornante intravvediamo alla nostra sinistra un sentiero in discesa e ci lanciamo. Giungiamo al Vibaio dove proseguiamo sulla sinistra su sterrata e poi ancora a sinistra verso il rio che costeggiamo in salita sino a ritornare alla S.S. 392 poco oltre la Cantoniera. Svoltiamo a sinistra e siamo nuovamente a Curadoreddu.

Galleria fotografica
Giogantinu - Foto 1 - Dopo diversi chilometri di salita in mezzo al bosco, la sterrata giunge ai piedi dell'imponente massiccio granitico del Monte Biancu (1150 m.).Giogantinu - Foto  2 - Lungo la salita che ci riporta verso il monte Limbara, costeggiamo le verticali pareti del Monte Nieddu (784 m.) dietro le quali scorgiamo un tratto della costa olbiese.Giogantinu - Foto 3 - Ritornati nei pressi della fontana dell'Azzo, svalichiamo ad oltre 1000 metri di quota passando proprio sotto le impressionanti pareti del Monte Biancu (1150 m.).Giogantinu - Foto 4 - Giungiamo al punto più alto del tracciato che a 1150 metri ci permette di ammirare la particolare forma del promontorio denominato Giogantinu.Monte Limbara, panoramicaPedalando sul LimbaraPedalando sul Limbara


Consulta i documenti
Scheda dell'itinerario n.3 [file .pdf]

Consulta le pagine
Cantieri forestali della provincia Olbia-Tempio
Le foreste demaniali del Monte Limbara - itinerari
Il progetto Semida - museo di arte, natura e ambiente sul Monte Limbara
L'alba sul Limbara descritta da Paolo Fresu