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Energie rinnovabili: la Sardegna in linea con Kyoto
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Ultimo aggiornamento: 19/03/2008

In un incontro con gli esponenti di Greenpeace il Presidente della Giunta Renato Soru ha illustrato i punti chiave del Piano Energetico Regionale. Si punta a superare già a fine 2008 gli obiettivi di Kyoto sul contributo delle fonti rinnovabili al consumo energetico totale.
Nella mattinata di venerdì 23 novembre il Presidente della Regione, Renato Soru, ha incontrato alcuni rappresentanti di Greenpeace, per discutere dell'energia alternativa in Sardegna. Sentite le contestazioni dell'associazione ambientalista, Soru ha illustrato i cardini del Piano energetico regionale, che promuove le energie alternative e le energie rinnovabili; le promuove talmente tanto che non solo si pone l'obiettivo di Kyoto (20% entro il 2020), ma addirittura il 25 per cento.

"Noi – ha rimarcato con forza Soru – vogliamo fare più di Kyoto. E non è che l'abbiamo solamente scritto: lo stiamo facendo. In questo momento stiamo investendo in ogni più piccola occasione di idroelettrico che ci sia, quindi non solo le più grandi opportunità dell'idroelettrico, ma anche tutti i salti e le piccole opportunità. Stiamo investendo in maniera massiccia sul fotovoltaico: ieri ero al Ministero dell'Ambiente, saremo una delle quattro regioni che sperimenteranno per prime il solare termodinamico. Da anni, nel centro di Sardegna Ricerche a Pula, facciamo attività proprio sulla messa a punto delle nuove tecnologie di solare a concentrazione, un solare termodinamico. Le ricerche sono state portate avanti, la Sardegna ha vinto una competizione italiana del Miur per l'approfondimento di questi temi e anche per l'ulteriore innovazione tecnologica che passa dal sale e dai cloroderivati al gas sul solare termodinamico".