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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Calangianus
vista verso Calangianus da punta Bandera: rimboschimento di conifere e fascia parafuoco
Ultimo aggiornamento: 10/04/2014

Posto per la maggior parte oltre i 900 metri d'altezza, caratterizzato dai tipici "tafoni" della Gallura e da fonti di acqua pura. Fra le località da segnalare "Li Conchi", antico luogo di residenza stagionale dei pastori transumanti
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Olbia-Tempio
Comuni: Calangianus
Superficie: 915 ha
Complesso Forestale: Limbara

Descrizione generale
Il cantiere forestale denominato “Limbara Calangianus” è formato da due distinti corpi il maggiore dei quali ha un’estensione di ha 790 circa e ricade nei limiti amministrativi del comune di Calangianus. Il secondo corpo, denominato “La Cagginosa”, ha come appartenenza amministrativa il comune di Tempio Pausania e si estende su una superficie di 91,15 ettari, tutti di proprietà privata, acquisita nell’anno 1974. Tale corpo faceva parte del più grande complesso cantieristico del “Limbara Nord”, comprendente i versanti dell’omonima montagna di proprietà del comune di Tempio, e ceduto nel 1998 dall’I.R.F. di Tempio all’A.F.D.S. di Sassari.
L'area merita la denominazione Sic: Sito di interesse comunitario, per la presenza dei tipici “Tafoni”. Da segnalare “Crispoli” con l'omonima e rinomata fonte.
In questo cantiere è ancora in uso la produzione del carbone vegetale mediante piccole carbonaie realizzate con l’utilizzo dei ciocchi d’erica e di corbezzolo.

Aspetti geopedologici
Partecipa alla formazione del massiccio granitico del Monte Limbara e presenta la morfologia tipica delle alte colline e dei rilievi granitici galluresi dove le emergenze lapidee si alternano a zone ricoperte dalla macchia.
Fisiograficamente il cantiere è circoscritto da una serie di rilievi come il M. Biancu, P.ta Bandiera, M. La Pira, M.te Niddoni, P.ta di Lu Cupuneddi e P.ta di li femmini, che costituiscono le principali guglie rocciose del monte Limbara.

Aspetti climatici
La principale caratteristica del perimetro di Calangianus è di possedere oltre il 70% della superficie al di sopra dei 900 m di altitudine e un inquadramento fitoclimatico riconducibile sia alle sottozone media e fredda del Lauretum che, nelle aree più elevate e con particolari esposizioni, alla sottozona calda del Castanetum (tipo a siccità estiva).

Aspetti vegetazionali
Le diverse tipologie vegetazionali presenti nel cantiere forestale risentono naturalmente del differente livello di degradazione del suolo. La copertura vegetale presente può essere ascritta alle seguenti tipologie:
1) Macchia mediterranea di tipo basso
Si tratta di una zona che occupa il 40% circa della superficie, caratterizzata da distese arbustive in cui le componenti fondamentali sono costituite da erica arborea e cisto, accompagnate sporadicamente da esemplari arbustivi di leccio. In altre zone tali formazioni presentano una maggiore evoluzione e il leccio si affianca al corbezzolo, alla fillirea e al mirto.
2) Macchia mediterranea di tipo basso con gradoni rimboschiti.
Questa zona ha un’estensione di circa 150 ettari, corrispondente al 20% del totale dell’intera superficie del perimetro; fisionomicamente simile alla precedente, oggi risulta interessata da giovani rimboschimenti misti di conifere e latifoglie (pino marittimo, leccio e cedro) avviati a partire dal 1989.
3) Macchia mediterranea di tipo alto
Una parte della superficie, pari al 15% circa del totale, si presenta con formazioni vegetali più evolute rispetto alle precedenti, ed in alcuni casi presenta la fisionomia della macchia foresta di leccio, cui si consocia anche l’orniello, la fillirea e, in misura minore, l’agrifoglio e il tasso. Si tratta per lo più di zone prevalentemente scoscese, salvatesi dal fuoco e dal taglio indiscriminato dell’uomo, a causa della particolare giacitura.
4)Macchia mediterranea su zone rocciose
Si tratta di una situazione che interessa il 25% circa della superficie del cantiere, definita da notevoli masse rocciose rappresentanti le guglie principali della catena del Limbara. Negli anfratti delle rocce o nelle zone in cui si è conservata anche un’esigua presenza di suolo, sono presenti associazioni arbustive ed arboree di alto valore paesistico oltre che ecologico.
2° Corpo: La Cagginosa
Gran parte di questo corpo è stata oggetto di rimboschimenti già precedentemente all’acquisizione da parte dell’I.R.F. di Tempio. Su circa 60 ettari sono presenti pinete di origine artificiale di pino marittimo e domestico. Rinfoltimenti con le stesse specie e nuovi impianti di latifoglie (sughere e leccio) sono stati eseguiti nella seconda metà degli anni ’70 e nel 1984.
Altre formazioni forestali sono rappresentate da sughereta adulta, su circa 10 ettari, preesistente all’apertura del cantiere;
macchia evoluta a corbezzolo, riscontrabile in purezza su una decina di ettari e, frammista al pino ed alle querce, laddove il piano dominante delle specie arboree non mantiene un grado di copertura colmo.
macchia bassa ad erica e cisto nelle giaciture più elevate e scoscese.

Come si raggiunge
Da Calangianus strada per ZIR di Tempio – bivio Li Mulini – Lu Pagoiolu – Crispoli.
Da Tempio strada per ZIR di Tempio – bivio Li Mulini – Lu Pagoiolu – Crispoli.
Per raggiungere l'Ufficio di cantiere in località Curadureddo dal centro abitato di tempio strada per Oschiri al 7° chilometro Ufficio di Cantiere

Documenti correlati
Carta del Cantiere Forestale
Consistenza organica personale operaio Cantiere Forestale di Calangianus [file .pdf]

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