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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Bortigiadas
Bortigiadas immagine della zona
Ultimo aggiornamento: 27/04/2010

La vegetazione è composta da macchia mediterranea sughere e leccio. Il maestrale la fa da padrone modellando le rocce in sculture che solo la natura può fare. Nelle giornate limpide si gode un bellissimo panorama che va dal mare al lago di Oschiri.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Olbia-Tempio
Comuni: Bortigiadas
Superficie: 814 ha.

Descrizione generale
Il cantiere nasce nell’aprile 1988 in località Tuvini nel comune di Bortigiadas. Inizialmente l’organico contava 10 operai e un capo cantiere. L'altitudine, il clima e la vegetazione sono fattori che contribuiscono a suddividere il cantiere in una parte alta e in una parte bassa.
La parte bassa è composta da due corpi: Mudieri e il Comunale con annesso il vivaio Pampana. L'altitudine in questa parte del cantiere è compresa tra i 60 a 250 metri e la vegetazione è composta in prevalenza da sugherete e macchia mediterranea di mirto e corbezzolo.
Anche la parte alta del cantiere è divisa in due corpi: Frassu(ove si trovano prevalentemente le sugherete) e Giovanni Mulaglia (ove prevale il leccio).
L'altitudine è compresa tra i 300 e i 750 metri.

Aspetti climatici
Sul piano fitoclimatico la zona si può inquadrare nel lauretum - sottozona media. La parte bassa del cantiere è caratterizzata da un clima mite anche d'inverno, nella parte alta invece Il clima è freddo d'inverno e fresco d'estate.

Aspetti vegetazionali
Sul totale della superficie il 14% circa è interessato da rimboschimenti realizzati a partire dal 1988 nelle zone più degradate su formazioni a macchia bassa e discontinua.
Nelle diverse annate silvane e fino ad oggi, tali impianti sono stati oggetto sia di cure colturali che di risarcimenti delle fallanze.
Nel restante 76% della sperficie si possono individuare le segueni tipologie forestali di origine naturale: formazione a macchia media con forte presenza di leccio in evoluzione. avente altezza media di 5 - 6 mt. Nel piano inferiore si riscontrano Corbezzolo, Fillirea , Erica e qualche elemento mesofilo (F. Ornus , esposizioni nord).
Sul piano arboreo si osservano sporadici esemplari stramaturi di Quercus Ilex sopravissuti agli incendi che negli anni ‘70 hanno interessato la zona.
In prossimità alle case del cantiere tali formazioni si configurano in veri e propri cedui semplici dalla densità superiore alle 1550 ceppaie/ha, con 5 - 6 polloni/ceppaia a costituire gli antichi residui di utizzazioni (carbone e legna da ardere) passate.
In talune zone si osservano stadi di degradazione della lecceta caratterizzati dalla presenza di macchia bassa con erica e cisto.

Come si raggiunge
La zona bassa del cantiere (Mudieri, Comunale e Viviao Pampana) è accessibile dalla SS 127 Tempio-Sassari.
Alla zona alta vi si arriva passando per Bortigiadas percorrendo la strada Bortigiadas-Viddalba: dopo la chiesa campestre di San Pancrazio si trova il cartello che indica la località Giovanni Mulaglia.

Documenti correlati
Carta del Cantiere Forestale