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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Complesso Forestale Supramonte
Supramonte-Punta su Cusidore
Ultimo aggiornamento: 20/01/2014

Il complesso forestale Supramonte è composto da cinque unità gestionali, tra cui la Foresta Demaniale di Montes, ricadenti nei comuni di Oliena, Orgosolo e Dorgali. La superficie totale e di 9974 ha.

Inquadramento amministrativo
Servizio Territoriale di afferenza: Nuoro
Sede del complesso: F.D: di Montes (Comune diOrgosolo)
Telefono/Fax: 0784 201521

Dettagli sul complesso
direttore: Dott.ssa Tiziana Boi
direttore dei lavori per i cantieri di Dorgali ed Oliena: dott. Giuseppe Casula, cell. 328.0280754

Unità gestionali di appartenenza
Foreste Demaniali
Montes
Cantieri Forestali
Cedrino
Lanaitto
Iseri
Sa Pruna

Descrizione generale del complesso
Il territorio è di natura e conformazione molto varia.
Dal punto di vista idrografico è costituito da corsi d’acqua a carattere prevalentemente torrentizio, i principali sono: il fiume Cedrino, il rio Flumineddu e il rio S’Alineddu.
Il rio Flumineddu precipita in un inghiottitoio nei pressi di Badu Osti per riapparire nella sorgente di Su Gologone.
Nonostante la massiccia presenza antropica in questo territorio si osserva una notevole varietà di habitat, che concorre assieme ai caratteri stazionali (fisiografia, orografia, meso e microclima, substrato pedologico) a diversificare gli ecosistemi e a promuovere la biodiversità.
La formazione forestale più diffusa è la lecceta, che costituisce nelle aree del Supramonte (dove trova il suo optimum climatico) una foresta d'alto fusto plurisecolare unica nel bacino del Mediterraneo per estensione (oltre 1000 ha), fisionomia, caratteristiche ecologiche e paesaggistiche.
Su ampie zone del Supramonte, a seguito di ripetuti incendi e passate utilizzazioni boschive irrazionali, la foresta di leccio ha lasciato il posto a stadi di degradazione più o meno accentuati, che vanno dalle formazioni a macchia nei suoi diversi aspetti (macchia foresta, alta, bassa) alla gariga, fino ad arrivare agli estremi della roccia affiorante, soprattutto nelle aree a maggior pendenza dove è stata maggiore l'azione erosiva delle acque meteoriche.
Lungo i torrenti ed in vicinanza delle sorgenti si incontra la tipica vegetazione riparia a prevalenza di ontano nero e salici, oltre a tasso, agrifoglio, acero minore. Nelle zone rupestri e di vetta è ancora da segnalare la presenza di una flora ricca di specie endemiche e rare nonché di arbusti montani prostrati.
Nelle zone, su substrato scistoso, si trovano invece estesi rimboschimenti realizzati a partire dagli anni '50 e sino ad oggi, a base di conifere (Cedrus atlantica, Pinus pinaster e nigra) pure o in consociazione con leccio, roverella ed altre latifoglie (quercia rossa, ciliegio, ontano napoletano, castagno, frassini etc.).