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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Omodeo - Sedilo
Cantiere Forestale Omodeo
Ultimo aggiornamento: 23/05/2014

Il cantiere prende il nome dal lago artificiale del fiume Tirso, il lago Omodeo, completato nel 1924 ed inserito nell'elenco dei siti di interesse comunitario per via della sua rilevante importanza dal punto di vista paesaggistico ed ambientale.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Oristano
Comune: Sedilo - Sorradile
Superficie: 447 ettari di cui 270 di proprietà del comune di Sedilo e 175 di proprietà del comune di Sorradile; entrambi sono stati dati in concessione trentennale all’Ente Foreste della Sardegna.

Complesso di afferenza: Barigadu

Descrizione generale
Il cantiere forestale “Omodeo” si estende su territori di proprietà dei comuni di Sedilo e Sorradile. Si tratta di una superficie acquisita in concessione trentennale dall'Ente Foreste nell'anno 1998.
La superficie oggetto d’intervento si presenta a morfologia abbastanza dolce, sebbene a ridosso dell’alveo del fiume Tirso e a Sud della località "Sas Lozzas" siano presenti terreni a forte pendenza e precipizi rocciosi. Le quote più elevate sono rappresentate dai monti "S. Nicola", 374 mt., da "Su Nodu e Ziu Marcu" a 338 mt. e da "Sas Lozzas"a 253 mt.; la quota più bassa la si riscontra invece a "Su Littu" a quota 100 mt.. Nella superficie in esame scorrono magri ruscelli a carattere torrentizio e stagionale che sottendono bacini imbriferi assai limitati; il cantiere è lambito in larga misura dalle acque del fiume Tirso e da quelle del Taloro.
Il territori è ricco di numero insediamenti archeologici come domus de jana insediamenti nuragic risalenti al paleolitico ed al neolitico visitabili grazie a una fitta rete di sentieristica.

Aspetti geopedologici
Dal punto di vista geologico il substrato in esame è rappresentato da rocce effusive acide (rioliti, riodaciti, ignimbriti) del Cenozoico e relativi depositi di versante. A tratti la rocciosità e la pietrosità sono elevata e la profondità scarsa con eccesso di scheletro, drenaggio lento e forte pericolo di erosione.
I suoli derivanti da tale substrato sono di debole spessore e sono in associazione ad ampi tratti di roccia affiorante.
La fertilità generale è molto bassa e debole risulta la capacità di trattenuta dell’acqua. L’erosione è molto diffusa ed intensa, perché queste superfici sono state sottoposte spesso ad incendi e a sovrapascolamento. Il pericolo di ulteriore degradazione è elevato anche perché la pedogenesi è lenta a causa della scarsa alterabilità della roccia madre.

Aspetti climatici
Il clima è quello tipico delle zone centrali sarde, con estati lunghe ed asciutte ed inverni miti e piovosi, ed il regime pluviometrico con precipitazioni medie che si aggirano sui 750 mm annui, è tipicamente mediterraneo, con deficit idrico estivo. La zona fitoclimatica di appartenenza è quella del Lauretum sottozona calda e media e l’area appartiene all’orizzonte delle foreste miste delle sclerofille sempreverdi termoxerofile.

Aspetti vegetazionali
Nell’ambito del cantiere forestale di Sedilo-Sorradile la vegetazione dominante è rappresentata dalla macchia mediterranea nelle sue diverse "facies".
Gran parte del territorio, è caratterizzato dalle formazioni a cisto, lentisco, fillirea e perastro, inframmezzata dalla presenza di radure più o meno estese da addebitare alla azione antropica, considerato l’eccessivo carico di bestiame al pascolo e il passaggio ripetuto degli incendi. Nella località denominata "Sas Lozzas" e nella parte bassa del cantiere a ridosso del fiume Tirso, è presente una rigogliosa formazione a macchia alta che a tratti assume la fisionomia di macchia foresta con predominanza del leccio e della sughera.
Su queste aree già nelle passate stagioni silvane, si è proceduto ad eseguire rimboschimenti, risarcimenti e cure colturali, mettendo a dimora latifoglie quali leccio, sughera e roverella, in consociazione con le conifere.
Le specie vegetali più rappresentative sono le seguenti: Q. ilex, Q. suber, Olea oleaster, Pistacia lentiscus, Arbutus unedo, Phillirea sp., Erica arborea, Viburnum tinus, Smilex aspera, Alnus glutinosa, Lavandola stoecas, Cistus sp., Calycotome spinosa.

Come si raggiunge
Percorrendo la SS131bis, in direzione Sedilo-Ottana all’altezza del Km 24, immettersi nel bivio per Olzai, svoltare subito a sinistra attraversare il cavalcavia, svoltare nuovamente a sinistra in direzione Sedilo percorrendo una strada di penetrazione agraria, lungo la quale è presente un cartello che indica la direzione da percorrere per raggiungere il cantiere.

Galleria fotografica
Cantiere Forestale Omodeo, pinnetosCantiere Forestale Omodeo, pinnetos innevatoCantiere Forestale Omodeo


Documenti correlati
Carta del Cantiere Forestale