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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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S. Antonio
Macomer, Panorama
Ultimo aggiornamento: 23/05/2014

Dal punto di vista fitoclimatico tutto il territorio ricade nell’orizzonte mesofilo nelle foreste di Quercus ilex, mentre secondo la classificazione del Pavari la zona è compresa nel Lauretum secondo tipo, sottozona media.
"Santu dignu protettore De custu populu impignu
Attendenos cun carignu Denanti de Su Segnore
Cando cun ira e furore S’irritat pro su peccadu.
Pantaleo, su invocadu Santu, su miraculosu
Meigu illustre e famosu Duttore e martire sagradu."

[Da "Sos gosos de Santu Pantaleo", di Melchiorre Murenu]

Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Nuoro
Comune: Macomer
Superficie: ha 277 circa
Complesso Forestale di afferenza: Montiferru - Planargia

Descrizione generale
Il complesso forestale “S. Antonio” è situato nel Comune di Macomer, nella cartografia I.G.M. SC. 1:25000 ricade nei fogli 498 sez. – III di Macomer. La superficie totale è di Ha. 277.35.90 ed è articolato in tre comparti di proprietà del comune di Macomer. Tale superficie è attualmente in occupazione temporanea da parte dell’Ente Foreste della Sardegna. La data di apertura del cantiere risale al 1969 con l’acquisizione terreni siti in località “S’Ungone” i quali sono stati restituiti nel 1997, nel 1976 venne acquisita una superficie pari a Ha 49.35.90 in località “Pedru Oe” e nel 1978 una superficie di Ha 80.00.00 in località “Su Pirastru”. Nel 1980 sono stati acquisiti i terreni in località “Crasta Lada” per una superficie di 148.00.00 Ha. Il cantiere è stato gestito fino a tutto il 2000 dall’ Ispettorato Ripartimentale di Nuoro.
Per quanto riguarda la morfologia del terreno è dolce con una giacitura prevalentemente pianeggiante. L’altimetria va da 630 a 787 m.s.l.m.
Vincoli:
- l’intera area del complesso ricade in zona vincolata ai sensi del R.D. n°3267/1923;
- vincolo paesaggistico ai sensi del D.lgs. N. 490 del 22.10.99,
- vincolo Economico ai sensi della L.R N. 4/99.

Aspetti geopedologici
Il substrato geologico è costituito da rocce effusive basiche - basalti, basaniti e trachibasalti andesiti basaltiche - del Pliocene superiore e del Pleistocene, con relativi depositi di versante e colluviali. I suoli predominati sono formati da Tipic e Lithic Xerochrepts e lichic xerororthents, con profondità media a profilo del tipo A-C e A-Bw-C. Il Ph del suolo è tendenzialmente neutro, con una saturazione delle basi alcalino terrose, contenente buone quantità di potassio, fosforo, e calcio. La fertilità del suolo si può considerare medio-alta. La rocciosità e la pietrosità è elevata.

Aspetti climatici e fitoclimatici
Le precipitazioni medie si aggirano attorno ai 900 mm di pioggia l’anno, ripartite prevalentemente nel periodo inverno-autunnale, con un regime pluviometrico IAPE. L’inverno è caratterizzato da un’alta frequenza di venti provenienti da ovest, nord-ovest, influenzando il clima locale e costituendo un fattore limitante alla vegetazione.
Dal punto di vista fitoclimatico tutto il territorio ricade nell’orizzonte mesofilo nelle foreste di Quercus ilex, mentre secondo la classificazione del Pavari la zona è compresa nel Lauretum secondo tipo, sottozona media.

Aspetti vegetazionali
L’attuale paesaggio vegetale è costituito da:
- in località “Su Pirastru” si trova un bosco di sughera e roverella con una forma di governo ceduo matricinato a struttura e densità irregolare. Si prevede una serie di lavori per la conversione in fustaia, quali diradamenti selettivi, ripuliture, potature, al fine portare il soprassuolo alla situazione definitiva;
- in località “Perdu Oe” con la presenza di giovani rimboschimenti di leccio, sughera, roverella e castagno (a seguito dell’incendio del 1995) che necessitano di interventi di diradamento, risarcimento, cure colturali, ripuliture e diserbi localizzati al fine di favorire l’affermarsi e lo sviluppo delle giovani piante e della rinnovazione naturale.
- in località “Crasta Lada” un rimboschimento misto di conifere (cedro atlantica, pino marittimo) e latifoglie (leccio , castagno), dell’età di circa 16 anni;
- ceduo di roverella e sughera;
- 1 ha. circa di castagneto da frutto;
- in località “Crasta Lada” una fustaia di sughera e roverella irregolare sia per densità che per struttura;
- bosco artificiale di pino marittimo e robinia, con rinnovazione naturale a seguito del passaggio dell’incendio in località “Perdu Oe”;
- tara (viali parafuoco, strade e roccia affiorante); nei viali parafuoco è necessario eseguire tutti quei lavori che hanno lo scopo di eliminare la vegetazione erbacea ed arbustiva, ripristinare muretti a secco al fine di rendere efficiente la funzione di tale opera.

Consulta le pagine
Il Vivaio di S.Antonio

Documenti correlati
Mappa del Cantiere Forestale