Inquadramento geografico e amministrativoProvincia: Nuoro
Comune: Loculi
Superficie: 602 ettari
Complesso forestale di afferenza:
Baronie MareDescrizione generaleIl perimetro forestale “Perda Longa”, costituito dai corpi
Perda Longa e
Cuccuru de Costi (siti in agro di Loculi) è di proprietà del comune di Loculi e gestito in occupazione temporanea dall’Ente Foreste.
Aspetti geopedologiciDal punto di vista podologico il complesso è costituito da rocce intrusive del paleozoico di tipo granitico. La morfologia è dolce nei fondovalle mentre nel resto del complesso è aspra e accidentata, con affioramenti rocciosi e suoli degradati: infatti la modesta copertura forestale (a tratti anche arbustiva) i tagli irrazionali del passato, gli incendi ricorrenti, l’esercizio smodato del pascolo, il fitto sentieramento determinato dal bestiame e il costipamento che ne deriva, nonché l’erosione del suolo assai diffusa, favorita dalla pendenza dei versanti e dalla azione dilavante delle precipitazioni meteoriche piuttosto intense nel periodo autunno-invernale, condizionano persino gli stessi interventi miranti ad un recupero ambientale e produttivo del territorio.
Aspetti climaticiL’inverno è moderatamente freddo, potendo usufruire dell’azione termoregolatrice del mare, data la modesta distanza in linea d'aria. Il mese più freddo (con 5,7 °C mediamente) è gennaio, mentre il mese più caldo è agosto (con 30,4 °C di media).
L’escursione termica annuale è di 15,2 °C. Le precipitazioni medie annue hanno un valore di circa 60 mm., concentrate nei periodi autunno-inverno, mentre si hanno primavere ed estati molto calde e asciutte con un ampio deficit idrico di circa 5 mesi.
Aspetti vegetazionaliLa vegetazione è costituita da formazioni a macchia e macchia-foresta degradata, costituita prevalentemente da olivastro, lentisco e cisto della vegetazione pregressa restano delle fasce di leccio con qualche sughera lungo i canaloni esposti a nord-ovest. Il soprassuolo artificiale è costituito da una pineta degradata, in parte a pino domestico piantata negli anni '50 ed in parte a pino d’Aleppo impiantata negli anni '80. La rinnovazione è pressoché assente (e comunque accestita dal morso e dal calpestio del bestiame).
Documenti correlatiCarta del Cantiere Forestale