Al sopralluogo hanno partecipato, oltre alla delegazione austriaca, anche le università di Cagliari (dipartimento di Ingegneria strutturale) di Sassari (facoltà di Architettura di Alghero e Scienze Forestali di Nuoro) e di Firenze (facoltà di Scienze Forestali - dipartimento di Tecnologia del Legno).
Oggetto della RicercaIl progetto, finanziato con circa 100.000 Euro in un triennio, è finalizzato allo sviluppo di edifici sostenibili mediante l’uso di legno sardo tramite una
Ricerca sulle possibilità offerte dal
legno sardo nelle costruzioni, partendo dalle costruzioni civili più semplici (edifici ad uno o due piani) tipici dell’edilizia economica e popolare, per arrivare in un futuro ad applicazioni più impegnative come edifici a tre e più piani, piccoli ponti stradali e passerelle pedonali.
Attualmente è in corso il reperimento dei provini da testare nel laboratorio dell'
Institute for Timber Engineering and Wood Technology (Università di Graz) secondo specifiche tecniche per il reperimento e la prima trasformazione del materiale
Stato di avanzamento del progettoSono state svolti i
sopralluoghi ad alcune segherie e popolamenti di conifere dell’Ente Foreste, in particolare a:
- Monte Pisanu (
complesso del Goceano) dotato di una segheria e boschi di varie tipologie;
- Monte Idòlo (
complesso Perdas) dotato di segheria mobile su vari rimboschimenti;
- Pixinamanna (
complesso forestale Gutturu Mannu) dotato di una segheria e boschi di varie tipologie.
I ricercatori hanno esaminato alcuni tronchi e materiale segato di Pino Marittimo proveniente dai diversi popolamenti individuati dai forestali dell'Ente a seguito dell’elaborazione di dati dei Servizi Territoriali: dall'osservazione del materiale e mediante alcune misurazioni ultrasoniche è possibile desumere alcune approssimative indicazioni sulla qualità del legname da utilizzare a scopi strutturali; in ogni segheria oggetto di visita sono stati numerati e misurati cinque tronchi, i cui dati saranno registrati in apposite schede. Tre dei tronchi tagliati sono poi stati sezionati per ottenerne tavole di definite dimensioni.
Modalità di reperimento e taglio dei tronchiSono stati
individuati cartograficamente i popolamenti di Pino Marittimo con
diametro medio minimo di 22 cm (ad 1,30 metri da terra) e una densità minima di circa 800 piante per ettaro: tali spazi sono stati delimitati fisicamente con segni rossi sui fusti su un'area circolare di 1000 metri quadrati (raggio di circa 18 m).
In tali regioni delimitate, si sono individuate le migliori 5 piante da tagliare, tali da fornire
un tronco dritto con diametro minimo di circa 22 cm e lunghezza di almeno 3 m: abbattute le piante, sramate e misurate per registrarne la lunghezza totale sino al cimale di 10 cm di diametro ed i relativi diametri (ogni 1,50 m dalla base).
Sezionati in tronchi di 3 m di lunghezza e diametro minimo di 22 cm, si è indicato in apposite schede il numero identificativo del tronco (se due tronchi vengono dalla stessa pianta, si aggiungere un ulteriore codifica) i caratteri stazionali dei diversi siti di taglio e le caratteristiche dei popolamenti.
Galleria fotografica
Per la lavorazione dei tronchi in segheria, si è misurato il diametro di base e di testa di ogni tronco e registrato i dati in apposite schede, procedendo in una unica direzione alla lavorazione dei tronchi per
produrre tavole di spessore pari a 4 cm, su ciascuna delle quali verranno segnati in modo indelebile e visibile da qualsiasi posizione anche in catasta, l’identificativo del tronco originario, e il numero romano relativo alla progressione di taglio (I, II, III etc.).
Infine le tavole vengono accatastate in modo da ricostruire il tronco avendo cura di inserire regolarmente distanziati 3 spessori di 2 cm tra una tavola e l’altra
Le tavole così segnate saranno visionate e successivamente verranno lavorate (senza rimuovere i codici identificativi) per ricavare i provini da testare sperimentalmente in laboratorio. Le tavole di due dei 5 tronchi saranno refilate a spigolo vivo con le seguenti dimensioni: spessore di 4 cm, larghezza di 14 cm e lunghezza di 270 cm.
Prove sperimentaliLe prove sperimentali, che si svolgeranno
presso il laboratorio dell'Università di Graz, saranno
prove a trazione su tavole lignee.
L’obiettivo di tali prove è
ottenere una prima indicazione sulle proprietà meccaniche del materiale, così da poter valutare la possibilità di utilizzo del legname locale focalizzando poi la ricerca e la sperimentazione su alcuni prodotti derivati del legno (es. legno lamellare, legno lamellare incrociato).
I risultati sperimentali metteranno inoltre in evidenza la necessità o meno di intraprendere per la specie legnosa in esame una più ampia campagna sperimentale finalizzata esclusivamente alla classificazione e alla caratterizzazione fisico-meccanica della stessa.
Consulta l'allegatoScheda del progetto [file .pdf]Consulta le pagineIl precedente aggiornamento sul progettoIl lancio del progetto ed i dettagli pubblicati originariamente su SardegnaForeste.itUn esempio di architetture sul legno: il progetto Sofie nella provincia autonoma di Trento