Logo Regione Autonoma della Sardegna
FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
sardegnaforeste  ›  foreste e parchi  ›  strutture territoriali  ›  complessi forestali  ›  unità gestionali di base  ›  cantieri forestali  ›  cartucceddu
Cartucceddu
cartucceddu, vista sul cantiere forestale
Ultimo aggiornamento: 07/03/2012

L'area del cantiere di Cartucceddu confina con il Monte Ferru e si estende su una superficie di circa 850 ettari in agro di Gairo che dai 600 m di punta Cartucceddu giunge fino al mare.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Ogliastra
Comune: Gairo
Superficie: ha 850
Complesso Forestale dei Tacchi

Descrizione generale
Il cantiere forestale di Cartucceddu fu istituito (insieme a quello di Perdaliana) nel 1992 dall’Azienda Foreste Demaniali di Nuoro ed ha una superficie complessiva di 850 ha circa, interamente su terreni di proprietà del comune di Gairo; è situato a sud-est del centro abitato di Cardedu.

Inquadramento geopedologico e idrologico
Morfologicamente il cantiere forestale comprende territori collinari che vanno dai 600 m. di Punta Cartucceddu fino al livello del mare.
Confina con la spiaggia di Coccorroci che è formata interamente da ciottoli.
Dal punto di vista geologico l’area è caratterizzata dal complesso intrusivo del Carbonifero superiore – Permiano per quanto riguarda la porzione più prospiciente alla costa, mentre la porzione più ad Ovest relativa al rilievo di Punta Cartuccedu è una formazione di tipo vulcanico composta da rioliti, riolaciti e porfidi in ammassi sub vulcanici.
Caratteristico è il Rio Gattiu che attraversa da Ovest a Est in cantiere formando delle caratteristiche piscine e cascate popolate dall'Euprotto.

Inquadramento climatico
Il clima è tipicamente mediterraneo con estati asciutte e calde, con inverni piovosi ma di non eccessiva abbondanza, con piogge concentrate quasi esclusivamente nel periodo autunnale. Le piogge sono assenti o quasi nel periodo giugno – settembre.

Inquadramento fitoclimatico
Secondo la classificazione fitoclimatica il Complesso ricade nella zona del Lauretum sottozona calda.

Inquadramento vegetazionale
La vegetazione spontanea è costituita dalla macchia mediterranea tipica delle aree a clima più mite e con scarse precipitazioni.
Si può senza alcun dubbio affermare che il leccio è presente sul 60% del territorio ove si associa con il corbezzolo, la fillirea, il lentischio, la ginestra, il ginepro e il mirto. Le formazioni a leccio più prossime alla costa risentono dell’areosol marino che ne limita la vegetazione.
In passato le leccete di queste aree sono state interessate da eventi distruttivi quali pascolo e incendi. Si tratta di cedui che hanno subito negli anni 1930–40 tagli a raso per la produzione del carbone che veniva trasportato su carri ai punti di carico presenti sulla costa.
Su tutta l’area è presente una fitta rete di carrareccie e numerosissime sono le carbonaie. Nel restante 40% sono da indicare tratti di macchia bassa e medio-bassa costituita da corbezzolo, erica, fillirea, ginepro, carrubo, cisti e qualche sughera sparsa.
Sono presenti inoltre alcune aree caratterizzate da suolo superficiale, molto pietroso, improduttivo con dominanza del cisto e dove difficile appare la rinnovazione naturale. Le specie vegetali presenti più rappresentative sono le seguenti: Q. ilex, Q. suber, Ceratonia siliqua, Olea oleaster, Pistacia lentiscus, Arbutus unedo, Phillirea sp., Erica arborea, Viburnum tinus, Juniperus oxycedrus, Cistus sp., Calycotome spinosa.