Anche quest’anno i centri di recupero di fauna selvatica ferita o in difficoltà (CRAS) si sono dimostrati fondamentali nel
monitoraggio della Febbre del Nilo (
WND) negli animali selvatici.
I numeri parlano chiaro e indicano una frenetica attività dei CRAS che per tutto l’anno hanno studiato la malattia, l’hanno cercata e diagnosticata su soggetti con sintomatologia conclamata registrandone l’evoluzione clinica su una civetta con sintomi neurologici conclamati (CRAS di Oristano). Civetta, Astore, Ghiandaia, e Cornacchia Grigia (piani di controllo provinciali) sono solo alcuni dei numerosi soggetti seguiti nei CRAS e risultati positivi alle prove di laboratorio condotte dall’IZSS e dai servizi Veterinari delle ASL.
I CRAS si sono dimostrati all’altezza del compito assegnato, fornendo dati utilissimi per conoscere la circolazione del virus in Sardegna. Tali attività, coordinate dall’Assessorato della Difesa dell’Ambiente, dalle Amministrazioni Provinciali
e dall’Ente Foreste della Sardegna si sono rese possibili grazie alla stretta collaborazione del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, dell’Assessorato Igiene e Sanità, dei servizi veterinari delle ASL e dell’
I.Z.S.S..
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