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Time in Jazz sul Monte Limbara
Fotografia Macro Ambientata: ginestre con lo sfondo delle creste granitiche del Limbara
Ultimo aggiornamento: 28/07/2011

Anche quest'anno nel suggestivo scenario della F.D. Monte Limbara si svolgerà il "Concerto all'alba". Paolo Fresu ci ha inviato questa bellissima descrizione dell'alba sul Monte Limbara.
E’ difficile descrivere un’alba
I colori e le emozioni si muovono e si metamorfizzano in modo così repentino da non riuscire a trovare le giuste parole.
L’alba ai piedi del Monte Limbara poi è un vortice di colori, di sensazioni e di profumi.
Sono i colori della vegetazione brulla che si confonde con il bianco granito che si tinge impercettibilmente di rosa inseguendo il sole e sono i profumi del cisto, del mirto o del timo selvatico.
L’alba è un attimo, un momento breve da inseguire con il pensiero. Con quel sole rosso vivo che nasce timido ed imponente dietro l’Isola di Tavolara rischiarando i primi bagnanti mattutini e le navi in arrivo dal Continente.

Monte Limbara - Concerto all'alba - Time in JazzMonte Limbara - Concerto all'alba - Time in JazzMonte Limbara - Concerto all'alba - Time in Jazz

Ma l’alba è anche musica, ai piedi del Limbara. Lo scorso anno, per la prima volta, i graniti e la macchia mediterranea hanno assistito alla funzione quasi mistica del concerto mattutino. Tra suoni di archi, di trombe e di vento centinaia e centinaia di persone hanno partecipato in religioso silenzio al rito eterno del sole e della luna. (*)
E’ il pubblico di Time in jazz quello delle sei del mattino. Quello di chi non va a dormire e quello di coloro che pur di esserci dormono in macchina con i sacchi a pelo e si svegliano carezzati dall’acqua fresca e limpida delle fonti di S’Eritti o di Sa Dispensa nel demanio forestale del Monte Limbara Sud. L’impressione è quella di una grande famiglia che fa gruppo intorno all’emozione della musica e della natura tra plaid colorati, macchine fotografiche e nuvole appena arrossate che tagliano la vista.
Pubblico di nottambuli in cerca di emozioni da condividere, di chiese sperdute tra i cardi e le greggi, di sensazioni infinite condivise durante i concerti serali in Piazza del Popolo a Berchidda, da dove la montagna ci osserva protettiva e pensosa.
Quando il puntuale maestrale spazza le ultime nubi dall’afa ferragostana la montagna sembra invitarci ed attenderci e noi non decliniamo l’offerta perché la lei è la nostra madre e perchè l’alba dei suoni è di buon auspicio.
Lo scorso anno per la prima volta un Requiem scritto per Ilaria Alpi ha tagliato l’aria sferzante e diviso l’insolita scena teatrale con il Miserere di Santu Lussurgiu e con la trance di Arvo Pärt.
Questo anno sette batterie ed un pianoforte in solitudine renderanno omaggio al caro amico Roberto ‘Billy’ Sechi e manderanno nell’aria tersa messaggi di affetto, di pace e di fratellanza.
Quando il sole nasce, dietro le montagne o dal mare, noi non siamo altro che l’infinita parte del suono e del silenzio dell’universo.
L’alba ed il Monte Limbara ci attendono anche questo anno con ansia e noi non possiamo mancare…

Paolo Fresu
Parigi, 12 luglio 2006

(*) Ringrazio l’Ente Foreste della Sardegna per il cordiale supporto logistico ed operativo

Consulta le pagine:
Time in Jazz: concerto all'alba a Monte Limbara

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