Inquadramento AmministrativoCapo vivaio: Loi Tonino - telefono:335 8235742
Responsabile vivai: dott.for. Nicola Sanna - telefono: 328 0281428
Storia ed utilizzo del vivaioIl vivaio forestale
conservazionistico è ubicato nel comune di Talana in località
Mortu Mele a 1.000 metri circa s.l.m. Nasce
nel 1993, allora gestito dall'
Azienda Foreste Demaniali di Nuoro, per poi passare nel 2000 alla competenza dell'Ente Foreste. Inizialmente era finalizzato alla produzione del postime forestale ai cantieri della provincia di Nuoro (all’epoca produceva circa 280.000 piantine in fitocella).
Dal 2012 è utilizzato per la conservazione degli endemismi presenti nel territorio del Gennargentu. La scelta di questo vivaio è stata strategica, in quanto ricade all’interno del territorio del Gennargentu e dello stesso Sito di Interesse Comunitario "Monti del Gennargentu". In qusto territorio fino a pochi anni fa era presente la
Genziana lutea, specie endemica e attualmente in via di estinzione. Con l’assessorato Regionale Ambiente e l’università di Cagliari l'Ente Foreste sta portando avanti da qualche anno un progetto di recupero e conservazione in situ ed ex situ di questa importante specie, utilizzando come quale operativa lo stesso vivaio. Oltre alla Genziana, verranno conservate in vivaio oltre 30 specie endemiche, a rischio di estinzione in questo importante territorio.
Il vivaio ha un'estensione di
1,8 ettari.
Gli endemismi attualmente presenti in vivaio sono:
Rhamnus Persicifolia, Centaurea Magistronum, Gentiana Lutea, Peonia Corsica, Viola Corsica Limbara, Astragalus Gennargenteus, Aquilegia Nuragica, Armeria Sardoa.Il territorioIl territorio presenta
3 habitat prioritari distribuiti in 37 areali disgiunti ed è individuato dalla legge nazionale n. 394/91 quale parco nazionale.
Il sito comprende la parte più alpestre della Sardegna ed è costituito fondamentalmente caratteristiche geo-morfologiche che danno origine a diverse tipologie di paesaggio vegetale. La parte culminale è costituita da prati alternati a phrygane
(Carici caryophyllea-Genistetea salzmannii), con
Carlina macrocephala e Brachypodium rupestre e altre graminacee endemiche (
Poa balbisii, Festuca sardoa, Trisetum gracile, Festuca morisiana, Sesleria insularis), che caratterizzano floristicamente le aree aperte e le garighe alto-montane. Queste sono dominate da
Juniperus nana con gli arbusti spinosi emisferici delle alte montagne mediterranee (
Astragalus genargenteus, Genista pichi-sermolliana, Genista corsica, Santolina insularis, Berberis aetnensis, Rosa serafinii, Daphne oleoides) e sono anche gli ambienti che accolgono un gran numero di specie endemiche e rare (
Lamyropsis microcephala, Euphrasia genargentea, Tanacetum audiberti, Paeonia mascula ssp. russoi).
La vegetazione forestale presenta gli aspetti della
lecceta, mentre la formazione boschiva più comune è data dalla querceta di
Quercus pubescens, in genere caratterizzata dalla presenza di
Ilex aquifolium.
Taxus baccata e
Ilex aquifolium si ritrovano sporadici ma, lungo i corsi d'acqua vanno anche a costituire interessanti formazioni miste a copertura totale. La formazione forestale che raggiunge le quote più elevata è data dagli
ontaneti ad
Alnus glutinosa, che si originano sulla rete idrografica con affioramenti di sorgenti perenni, ma soprattutto lungo le aste fluviali dei corsi d'acqua principali.
Ginepreti a
Juniperus oxycedrus sono nelle aree maggiormente aride e rocciose, mentre gli
ericeti delle macchie a
Erica scoparia, sono a legati alle utilizzazioni pastorali e principalmente agli incendi ricorrenti. Rivestono particolare importanza per la loro endemicità le associazioni della
Asplenietea trichomanis e
Saginetea piliferae, che proprio in quest'area hanno le espressioni più significative. L'area è tra i più importanti siti di riproduzione per molte delle specie di interesse comunitario presenti in Sardegna.
Consulta i documenti Ranking dei vivai Cconservazionistici e specie prodotte a Baunei e Talana [file .pdf]