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FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
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Punta Palai, Bolotana
Punta Palai - Bolotana
Ultimo aggiornamento: 13/05/2015

L’Unità Gestionale di Base Punta Palai è ricompresa per la sua totalità nell'agro di Bolotana. Al suo interno si possono ammirare tassi plurisecolari, maestosi esemplari di agrifoglio e acero, boschi di roverella con diametri ragguardevoli, oltre a formazioni miste di leccio e sughera e diversi endemismi.
Inquadramento geografico e amministrativo
Provincia: Nuoro
Comuni interessati: Bolotana
Proprietà: comunale
Superficie: 564 ettari
Forma di gestione: terreni in concessione trentennale, come da Deliberazione del Consiglio di Amministrazione Ente Foreste n.13 del 26.01.2010 e Deliberazione del Consiglio Comunale di Bolotana n.17 del 23.09.2010

Complesso forestale di afferenza: Marghine Sa Serra
Direttore del Complesso Forestale: dott. for. Angelo Mario Puggioni, Telefono 328.0256333
Indirizzo emailapuggioni@enteforestesardegna.it
Fax: 0784 230444

Descrizione generale
Il compendio, con un unico corpo funzionale termina a nord in regione Mularza Noa, a ridosso dell’area esterna di Sos Calarighes, a est confina con le regioni di Su Padru, Tolovò e Nieddio, a sud si affaccia nell’impluvio di Riu Carbone con le aree di Cuculia, Carchinarzu, Baddettone ed a ovest con le regioni di Nidu e Corbu e Mandra Pudatta.
Il paesaggio vegetale è dominato dalla Roverella che si spinge fino alle quote più elevate, oltre i 1000 metri. Qui, le querce hanno un portamento cespuglioso e sono intercalate da piccole praterie montane. Alle quote più basse la roverella si associa alla sughera e/o al leccio. La cima più elevate è Punta Palai (m. 1200), dove è ubicata anche la postazione di vedetta antincendio nella quale è presente un area panoramica che domina su gran parte della vallata del fiume Tirso e sull’intera catena del Gennargentu.

Caratteristiche climatiche
Il clima di questa zona è nettamente bistagionale, con un periodo autunno-inverno abbastanza piovoso e una stagione primavera-estate quasi completamente asciutta. Di conseguenza si verificano periodi di siccità con ovvi riflessi sulla vegetazione. L'aridità estiva è molto spesso aggravata dalla notevole ventosità che a volte è presente su diverse parti del territorio.
Piuttosto bassa è la frequenza e la persistenza delle precipitazioni nevose. Per avere un termine di confronto, conviene ricordare che nelle zone montane della Sardegna centrale le frequenze medie annue non superano i 5-10 giorni.
Numerosi sono invece i giorni con brina sia in autunno che in primavera. Poco frequenti sono i temporali che di solito si verificano durante l'estate. I mesi più freddi sono gennaio, febbraio e dicembre, mentre quelli più caldi sono luglio e agosto.

Aspetti vegetazionali
Nell’intera catena del Marghine-Goceano, alle altitudini superiori ai 900 m s.l.m., ed in corrispondenza della massima altitudine (Punta Palai), sono presenti mesoboschi dominati da latifoglie decidue e semidecidue. Nelle aree montane di Ortachis e Mularza Noa, vi sono boschi caratterizzati da Taxus baccata, Ilex aquifolium e Acer monspessulanum, di notevole importanza. Sull’altopiano di Ortachis e Mularza Noa sono presenti stagni temporanei mediterranei in cui la vegetazione si dispone in fasce in funzione della profondità dell’acqua e del suo periodo di permanenza. Si tratta di habitat ad elevata diversità floristica.

Istituti di tutela ed altri vincoli che orientano le scelte di gestione
Tutta la superficie è interessata dal R.D.L. n° 3267 del 1923 al pari del Decreto Urbani per le aree boscate (Legge di conversione n.128 del 21/05/2004 );: è compresa nel sito di Interesse Comunitario (SIC TB011102 ). L’area riveste una notevole importanza dal punto di vista naturalistico per la presenza di diversi istituti di protezione vigenti e proposti, tra i quali si citano i siti di interesse comunitari (SIC), le aree individuate dalla Legge Regionale 31/89 (Parco Naturale Regionale del Marghine Goceano, monumenti naturali, aree di rilevante interesse naturalistico) e quelle previste dalla Legge Regionale 23/98 (oasi permanenti di protezione faunistica). Con riferimento ai Siti di Interesse Comunitario si citano quelli della “Catena del Marghine Goceano - ITB011102” Ricadano inoltre integralmente all’interno dei Complessi Forestali gestiti, il Monumento naturale a Mularza Noa, dei tassi presenti nell’area di rilevante interesse naturalistico di Ortachis. Interessante evidenziare che l’intera area ricade all'interno del Parco Naturale Regionale del Goceano (LR 31/89) e questo comporta una gestione forestale maggiormente attenta alla conservazione e gestione degli habitat.

Fauna
La foresta di Ortachis è popolata da numerose specie animali.
Tra i rettili si segnala la presenza dell'algiroide nano (Algyroides fitzingeri) meglio conosciuto in sardo come Taràntula, del tarantolino (Phyllodactylus europaeus), della natrice viperina (Natrix natrix), della tartaruga di Hermann (Testudo hermanni), della testuggine palustre (Emys orbicularis) e della luscengola (Chalcides chalcides).
Tra gli anfibi si riscontra la presenza del discoglosso sardo (Discoglossus sardus), e dellaraganella sarda (Hyla sarda).
I mammiferi sono rappresentati da cinghiale (Sus scrofa) volpe (Vulpes vulpes) donnola(Mustela nivalis), lepre (Lepus capensis) quercino (Eliomys quercinus) e riccio (Erinaceus europeus).
Le distese boscate e rocciose sono adatte inoltre per la vita dell’astore (Accipiter gentilis arrigonii), dello sparviero (Accipiter nisus), della poiana (Buteo buteo), del gheppio (Falco tinnunculus), del falco pellegrino (Falco peregrinus) e del corvo imperiale (Corvus corax).
Molti animali sono ormai scomparsi dall’area. I grossi mammiferi e i grossi rapaci, che popolavano tutte le foreste dell’intera catena montuosa in epoche recenti, sono oramai estinti: il daino (in sardo chiamato su crabolu) il cervo (su chervu) ed il muflone (su murone).

Cosa vedere
- La cascata di Mularza noa
- I tassi millenari
- vari punti panoramici
- L’Habitat prioritario 9580
- Boschi mediterranei di Taxus baccata
- La tomba del figlio di Benjamin Piercy, progettista delle Ferrovie Reali Sarde, scavata nella roccia di Punta Palai.
- Villa Piercy nella vicina Badde Salighes.

Come si raggiunge
Per chi arriva dalla strada statale 129 (Nuoro-Macomer) è possibile dirigersi a Bolotana in corrispondenza del bivio per Ottana ed attraversare il centro abitato dall'unica strada, la provinciale Bolotana-Campeda, che percorre l’intero paese verso nord, con ingresso all’altezza dell’area di Ortachis-Mularza Noa.
La medesima strada attraversa per intero il compendio dividendolo di fatto in due tronconi fino alla regione Mandra Pudatta poco oltre l’ingresso del ristorante Ortachis.
Dalla provinciale diparte altra viabilità secondaria che, dopo circa 4 km, conduce a Punta Palai.
L’intera superficie è servita da altre piste a fondo naturale, in gran parte percorribili con fuoristrada. E’ inoltre presente una estesa rete di sentieri e mulattiere percorribili a piedi, a cavallo o in mountain bike.

Consulta i documenti
Scheda di dettaglio, approfondimenti [.pdf]