Dal 2005 ad oggi, dieci anni di registrazioni,
sono stati ricoverati 35 grifoni presso il
Centro di Allevamento e Recupero per la Fauna Selvatica di Bonassai.
Le cause dei ricoveri sono diverse e principalmente dovute ad
intossicazioni, oppure a
ferite oppure a
traumi che ne impediscono il volo.
Cause di intossicazione per i GrifoniLe intossicazioni sono principalmente dovute all'assunzione, da parte degli avvoltoi, di sostanze tossiche (tipicamente veleni) presenti nelle
carcasse di animali morti - spesso utilizzate in maniera
irresponsabile come esca per eliminare volpi e cani inselvatichiti.
Ferite e traumiLe ferite sono dovute principalmente a due diverse cause: ferite da
arma da fuoco (gli animali sottoposti a radiografia presentano numerosi pallini da caccia) ed
impatto con cavi in aria elettrici o telefonici. Quest’ultimo problema riguarda in particolare gli animali più giovani ed inesperti. Alle cause già elencate si è aggiunto un nuovo fattore di rischio: nel mese di settembre del 2014 è stato registrato, per la prima volta in Sardegna, un episodio di
impatto contro una pala eolica. L’incidente si era verificato nella periferia di Macomer e l’animale, nonostante il pronto intervento della locale stazione forestale era deceduto a causa di gravi lesioni riportate nell'urto. Si trattava di un giovane individuo (
Juvenilis di sesso maschile) che è stato consegnato ormai morto al personale veterinario del centro fauna di Bonassai dopo l'intervento della stazione forestale nel territorio del
Marghine-Planargia.
I problemi causati dagli impianti eolici possono essere per l'avifauna decisamente pesanti, come documentato da molteplici studi effettuati in Spagna, paese che vanta la più alta concentrazione di grandi rapaci in Europa: qui la collisione con pale eoliche costituisce attualmente la seconda causa di morte per i Grifoni dopo quella per avvelenamento. Chiaramente gli animali esposti all'impatto contro turbine eoliche sono principalmente i volatili, sia di grandi che di piccole dimensioni: come gli
uccelli migratori (in particolare rondini e rondoni) che urtano direttamente contro le pale delle turbine in movimento procurandosi lesioni generalmente letali.
Problemi importanti sono stati registrati anche a carico dei
chirotteri (pipistrelli). Questi piccoli volatori notturni subiscono traumi mortali, anche senza l'urto diretto con le pale eoliche. Il danno registrato, in questo caso, è generalmente riconducibile ai cosiddetti
barotraumi: lesioni degli organi interni causati dalla depressione dell’aria (conseguente al movimento delle grandi pale) che determina un vero e proprio schiacciamento degli organi interni di questi piccoli animali.
(ds - Ente Foreste, Redazione Web)