Di cosa si trattaIl protocollo di intesa firmato tra CAI (raggruppamento regionale Sardegna) ed Ente Foreste è basato sulla sostanziale vicinanza degli interessi perseguiti anche dal Club Alpino Italiano, verso il comune obiettivo di realizzare la valorizzazione della Rete Sentieristica, la sensibilizzazione e formazione dei cittadini, in particolare delle giovani generazioni, rispetto ai temi della tutela dell’ambiente e della pratica escursionistica.
Tra gli
obiettivi dell'accordo rientrano: una
pianificazione della viabilità escursionistica nei territori forestali, l'organizzazione della
numerazione coerente e coordinata su base regionale, il presidio e la
manutenzione dei percorsi, ma anche una programmazione degli interventi futuri, anche rispetto al ripristino ed alla
segnatura.
La
formazione e lo scambio della conoscenza saranno ulteriori cardini della collaborazione instaurata, anche attraverso l'
organizzazione annuale di un seminario regionale della sentieristica che sarà un importante momento di verifica dello sviluppo e delle criticità della RES (
Rete Escursionistica della Sardegna) e dello stato di avanzamento degli
interventi di ripristino/infrastrutturazione/manutenzione, oltre che un confronto con le altre realtà nazionali, anche attraverso sinergie con gli altri Organi del CAI nazionale ed attori quali il Soccorso Alpino che pure si cercherà di coinvolgere per gli aspetti riguardanti la
sicurezza.
Ruolo di Ente Foreste nel settore della Sentieristica regionaleLe attività istituzionali dell'Ente Foreste prevedono la valorizzazione delle aree gestite, anche attraverso il
ripristino dei percorsi escursionistici e la corretta classificazione dei sentieri secondo standard nazionali.
Per questo motivo, ormai da un decennio, la struttura tecnica dell'Ente concorre alla
valorizzazione della Rete Ecologica anche attraverso l'integrazione ed il recupero delle Reti Sentieristiche e dei Percorsi di
Mobilità Dolce in ogni compendio gestito, come ben sanno gli escursionisti che amano la nostra Isola e la frequentano attraverso questi antichi (e spesso panoramici) percorsi.
In particolare, l'Ente Foreste ha intrapreso un complicato ma necessario cammino per sviluppare, anche attraverso fondi europei, le migliori tecniche di progettazione e di
gestione del "ciclo di vita" dei percorsi, che oltre al ripristino degli antichi cammini e dei percorsi nel bosco, considera fondamentale la
manutenzione dei manufatti (segnaletica inclusa) e la diffusione dei dati e delle informazioni anche attraverso opportune azioni di comunicazione (vedasi il progetto
SardegnaSentieri.it, un
catalogo web dei sentieri della Sardegna, tuttora in avanzata fase sperimentale). Una "filiera produttiva" ingegnerizzata, con la partecipazione di varie professionalità interne: operai, dottori forestali, biologi, informatici.
L'Ente Foreste intende inoltre fornire a tutti i soggetti interessati, i dati cartografici che derivano dall'attuazione dei propri progetti, nonché tutti gli ulteriori dati e informazioni di carattere ambientale ed escursionistico acquisiti sui
tracciati dei sentieri (
itinerari naturalistici) in progetto.
Questo avverrà anche attraverso la progressiva integrazione con i sistemi informativi della Regione Sardegna (in particolare attraverso un catasto regionale dei Sentieri nel SIRA - il
Sistema Informativo Regionale dell’Ambiente).
La visione nel medio-lungo periodo prevede la pubblicazione e fruibilità attraverso il web, di tutte le
informazioni di interesse escursionistico sui tracciati dei sentieri, attraverso il portale web regionale Sardegna Sentieri ma anche tramite apposite App per i dispositivi
smarphone.
Ruolo del Club Alpino Italiano nel settore della Sentieristica regionale e nazionaleIl C.A.I. è un
Ente di diritto pubblico non economico - ai sensi della
Legge 26 gennaio 1963, n. 91 – nella sua struttura centrale, che ha sede a Milano. Opera in tutto il territorio nazionale anche ai sensi della
Legge 24.12.1985, n. 776 - che tra gli altri compiti istituzionali gli attribuisce di provvedere al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione dei sentieri ed all'organizzazione e gestione di corsi di addestramento per le attività connesse.
Fine ultimo del CAI è quello di
promuovere la frequentazione della montagna in modo consapevole ed in sicurezza, in un
rapporto equilibrato tra uomo ed ambiente e per un
turismo montano sostenibile.
Il CAI è presente ed operante nell'Isola con il suo Raggruppamento Regionale
CAI Sardegna e le tre Sezioni (Nuoro, Cagliari e Sassari) che sono soggetti di diritto privato
senza scopo di lucro.
In Sardegna non è ancora presente una specifica Legge regionale: tuttavia in varie altre legislazioni regionali, al CAI è riconosciuto un ruolo specifico nella produzione di normative tecniche e nella formazione degli operatori in materia di sentieristica e viabilità minore.
I sentieri: un'opportunità di sviluppo turistico sostenibile per il nostro territorioUn sentiero è, in breve,
un percorso su fondo naturale tracciato dal frequente passaggio di uomini e animali, tra terreni, boschi o rocce ed è normalmente presente sia in pianura, che collina e montagna.
Dal punto di vista ambientale, questi percorsi rappresentano anche il migliore strumento per favorire il contatto con la natura, la consapevolezza delle nostre risorse ambientali, ma anche un utile strumento per gestire in modo sostenibile l'accesso dell'uomo in ambienti naturali sensibili e vulnerabili, salvaguardando preziosi endemismi e proteggendo gli
habitat.
Così, grazie ad una rete di sentieri ben pianificata, si può ad esempio evitare il passaggio dei visitatori dove questo costituirebbe un disturbo (o peggio ancora, una minaccia) per flora e fauna.
Nel contempo attraverso una rete di sentieri si offre a tutti la possibilità di godere i benefici di una passeggiata più o meno lunga a contatto con la Natura.
Rete SentieristicaLa Rete sentieristica italiana consiste in circa 65.000 km di sentieri percorribili a piedi, che costituiscono l'ossatura di
una pregiata infrastruttura per il turismo ed escursionismo sostenibile e compatibile con l'Ambiente: tra questi va citato il cosiddetto
Sentiero Italia (Camminaitalia) promosso dal CAI e che congiunge le isole Italiane (Sardegna inclusa) con l'Appennino e le Alpi. Un itinerario che la rete televisiva CNN ha definito "
il trekking più lungo del mondo" per la percorrenza di oltre 6000 km, dei quali
il 9% (540 km, oltre 800 km considerando varianti e raccordi) si sviluppa in Sardegna: prevalentemente su crinali, attraversando quasi tutti i Parchi regionali, numerose Foreste Demaniali, parti meravigliose del nostro territorio, lungo boschi e muretti a secco, dalle formazioni granitiche di
Capo Testa, attraverso gli
stazzi galluresi, sino ai
pinnetos del Supramonte, lungo le
giogaie della
Barbagia, sotto i
Tacchi dell'Ogliastra e poi a sud fin oltre le punte dei
Sette Fratelli.
La gran parte della attuale Rete Escursionistica della Sardegna (RES) ricade nei territori gestiti dall'Ente Foreste, inclusi numerosi tratti del citato segmento sardo del
Sentiero Italia.
Sarà necessario ancora un lungo lavoro per sviluppare e mettere a sistema la ricchezza della Sardegna, anche rispetto al patrimonio naturalistico ed ai flussi di Turismo Attivo e sostenibile che risiedono - indubbiamente - nella valorizzazione della Rete sentieristica regionale, la cui gestione trarrà senz'altro grandi benefici dalle attività previste dal protocollo di intesa firmato da CAI ed Ente Foreste.
Consulta i documenti-
Protocollo Intesa per la Sentieristica CAI Sardegna - Ente Foreste: per la pianificazione, organizzazione e numerazione della rete escursionistica della Sardegna nei territori gestiti e per la realizzazione di attività congiunte tese a garantire la qualità e la durata delle infrastrutture dei sentieri - La delibera commissariale n.145 del 20.10.2015 [file .pdf]