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Gestione sostenibile dei boschi cedui: al via il progetto LIFE
Meeting di Arezzo progetto LIFE cedui
Ultimo aggiornamento: 25/11/2015

Si è svolto ad Arezzo il 17-18 novembre 2015, presso il Centro di Ricerca per la Selvicoltura, il "kick-off meeting" del progetto con una specifica sessione aperta ai portatori di interesse per recepire proposte sulla gestione sostenibile dei boschi cedui ed indicazioni utili allo sviluppo del progetto.
Riferimenti e descrizione del progetto
Il nome in codice del progetto finanziato dal programma LIFE è: LIFE14 ENV/IT/000514 Shaping future forestry for sustainable coppices in Southern Europe: the legacy of past management trials.
Il nome breve è FutureForCoppiceS.
Il significato è "Plasmare il futuro forestale per i cedui sostenibili nell'Europa meridionale: l'eredità dei processi di gestione del passato".
Il senso è quello di cooperare per mettere a sistema le tantissime esperienze ed i dati raccolti nell'ultimo secolo di osservazioni studiati dalle scienze forestali, per inquadrare il futuro delle gestioni a ceduo nell'area vasta forestale dell'Europa Mediterranea in un contesto di sfruttamento sostenibile della risorsa legnosa.
Il progetto, di durata triennale e con un finanziamento UE di oltre settecentomila euro, è coordinato dal Centro di ricerca per la selvicoltura di Arezzo (CREA) che vanta una sperimentazione avviata fin dagli anni ’70. Partecipano come partner l’Università di Firenze e Sassari, la Fondazione Edmund Mach, l’Ente Foreste della Sardegna e l’Ente Terre Regionali Toscane.

istantanea dell'incontro presso il CREA di arezzo, 17.11.2015

Riunione iniziale ("kick-off meeting")
Nell'ambito del kick-off meeting di progetto, sempre presso il CREA di Arezzo c'è stata una specifica sessione aperta al contributo dei vari portatori di interesse per recepire proposte sulla gestione sostenibile dei boschi cedui e indicazioni utili allo sviluppo del progetto.
L'incontro di Arezzo, cui seguiranno altri incontri organizzati anche in Sardegna, ha registrato una grande partecipazione di portatori di interesse, oltre 80 presenti, tra i quali:
il vice-capo del Corpo Forestale dello Stato, alcuni rappresentanti del Ministero Ambiente, numerosi tecnici dei servizi forestali comunali, provinciali e regionali della Toscana, liberi professionisti, oltre alla stampa specializzata e le delegazioni dei partner (inclusa una delegazione dell'Ente Foreste) e di associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, Università.

Il ceduo nel contesto mediterraneo
Nei Paesi del Mediterraneo i cedui coprono oltre 23 milioni di ettari, di cui oltre 3.7 milioni di ettari (pari al 42% della superficie forestale del Paese) solo in Italia, in gran parte di proprietà privata ed elemento significativo per l’economia delle aree rurali e montane.
Il ceduo è una forma di gestione del bosco riservata alle latifoglie con capacità di emissione di nuovi getti (polloni) dopo il taglio e praticata diffusamente già dall’antichità principalmente per ottenere legna da ardere. Tale funzione riveste una notevole importanza anche oggi dato che l’Italia è il primo importatore mondiale di legna da ardere e il quarto di cippato.
A queste funzioni se ne sovrappongono altre, non meno importanti, quali l’assorbimento di carbonio, la produzione di funghi, tartufi, piccoli frutti, miele, selvaggina, tannino, piante aromatiche e la protezione idrogeologica.

Consulta le pagine
- Archivio notizie: Gestione sostenibile dei boschi cedui: un progetto LIFE finanziato dall'Unione Europea

Documenti e Collegamenti di interesse
- Primo invito ai portatori di interesse Life F4C (incontro di Arezzo18.11.2015) [file .pdf]
- La notizia sul sito SISEF