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Un allevamento di mufloni a scopo di studio e ripopolamento
Due maschi adulti di muflone nel recinto di riproduzione del Limbara
Ultimo aggiornamento: 13/01/2016

L’Ente Foreste della Sardegna ha intrapreso la gestione di un centro di riproduzione di mufloni nel recinto di Curadureddu (Monte Limbara Nord) nell'ambito di un progetto finalizzato alla reintroduzione del muflone sul Monte Limbara, con la possibilità di visite didattiche in un'area attrezzata.
Il 3 dicembre 2015 l'Assessorato Regionale alla Difesa dell'Ambiente ha autorizzato un allevamento di mufloni (Ovis aries Linnaeus) a scopo di studio e di ripopolamento, attualmente un caso unico di questo genere in Sardegna, situato nel compendio del monte Limbara Nord, in località Curadureddu, agro di Tempio Pausania.
Tutte le fasi di progettazione e di realizzazione sono state effettuate dell'Ente Foreste.
Si conclude così l'iter autorizzativo che ha avuto inizio nell'aprile del 2013, con la presentazione del progetto agli Enti competenti.

Attività attuali e future
Proseguono i lavori per organizzare la liberazione del primo nucleo di mufloni ed attrezzare un sentiero per l'educazione ambientale, unitamente ad un settore del recinto che permetterà il contatto e la conoscenza della specie - nel rispetto del benessere animale.
L'allevamento è organizzato secondo le Linee Guida I.S.P.R.A. (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e le Direttive Regionali sugli allevamenti di selvaggina e la gestione delle Oasi.
Sono presenti anche i requisiti previsti dalla L.R. n. 23 del 1998 in merito ai "Centri Faunistici Attrezzati": si prevede infattidi affiancare all'allevamento di mufloni destinati alla reintroduzione sul Montre Limbara, anche la possibilità di visite didattiche. L'area recintata si presenta suddivisa in due settori adiacenti di cui il più piccolo, destinato appunto all'educazione ambientale, è esteso 72.660 mq. Il settore maggiore, destinato invece ad ospitare il centro di riproduzione (riservato agli addetti ai lavori) è esteso 205.830 mq.
La costruzione risale al 1975 per iniziativa del comune di Tempio che già da allora prevedeva di adibirlo a interventi di incremento faunistico. Di recente, in previsione della reintroduzione dei mufloni, la recinzione è stata ristrutturata per renderla conforme ai più aggiornati requisiti tecnici.

Montarbu, muflone (da Digital Library)

Questo centro faunistico andrà ad arricchire l'offerta educativa e ricreativa presentata dall'Ente Foreste sul Limbara già da diversi anni, fino ad oggi costituita dal Giardino delle Farfalle, dall'Arboreto Mediterraneo (con annesso museo) e dal progetto rivolto alle scuole "5 anni insieme" (non distante dal recinto dei mufloni).

Il percorso di impianto dell'allevamento
Il 3 dicembre del 2008 erano stati introdotti in questo recinto 8 esemplari disetanei di muflone: 5 femmine e 3 maschi. Oggi la struttura ospita complessivamente 53 esemplari, identificati con microchip, sottoposti a regolari controlli veterinari.
L'iter per autorizzare l'allevamento era iniziato nell'aprile del 2013 con un incontro tra l'Ente Foreste, l'Assessorato Regionale dell'Ambiente, l'assessorato Provinciale dell'Ambiente, gli Enti locali interessati e il Corpo Forestale.

Rilascio di un muflone femmina al termine delle operazioni sanitarie

Nel periodo 2013/2014 era stata attuata la procedura di Valutazione di Incidenza (insistendo il progetto in area S.I.C.) elaborando (in collaborazione con i Servizi Veterinari della A.S.L. e il Comando di Polizia Municipale di Tempio) uno studio di valutazione dell'eventuale impatto sulle attività zootecniche/agricole e del rischio dovuto alla eventuale presenza di cani randagi.
A completamento dei requisiti per la conclusione dell'iter autorizzativo, nella primavera del 2015 è stato elaborato lo "Studio dell'Atteggiamento della Popolazione", requisito essenziale per l'assenso dei cittadini: uno studio eseguito convocando i portatori di interesse in due incontri informativi e consultivi presso i comuni di Tempio Pausania e Berchidda, a cui si aggiunge la distribuzione di questionari di valutazione del grado di assenso della popolazione.
Il riscontro è stato positivo, dimostrando un buon accoglimento del progetto.
Il 27 ottobre del 2015 il Comitato Regionale Faunistico aveva espresso parere favorevole al progetto, da cui l'autorizzazione dell'allevamento, censito nell'anagrafe degli allevamenti di selvaggina della Regione Sardegna con codice OT/R/02.

Normative e principali indirizzi progettuali di riferimento
- Direttiva Regionale sulle Zone di Allevamento Della Fauna Selvatica a Scopo di Studio e Ripopolamento (ai sensi dell'art. 96, comma 3, L.R. 23/98).
IRFS: linee guida per l’allevamento di fauna selvatica.
- Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica: Documento orientativo sui criteri di omogeneità e congruenza per la pianificazione faunistico-venatoria.
- Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica: Linee guida per l’immissione di specie faunistiche. Quaderni di conservazione della natura n. 27.
- Direttiva Regionale sulla Gestione delle Oasi Permanenti di Protezione Faunistica e di Cattura e delle Zone di Ripopolamento e Cattura.
- Ente Foreste della Sardegna - Progetto recinti faunistici: programma di riassetto e gestione dei recinti contenenti ungulati selvatici.
- Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato Della Difesa Dell’Ambiente: Carta delle Vocazioni Faunistiche della Sardegna.
- Provincia di Olbia-Tempio, Settore Tutela Ambiente e Sostenibilità : Piano Faunistico-Venatorio Provinciale.

Consulta i documenti
Pieghevole informativo progetto-Muflone Limbara [file .pdf]