Ultimo aggiornamento: 17/10/2016

Le capre inselvatichite provocano ingenti danni all'ecosistema dell'isola di Tavolara. L'Agenzia Forestas, nell'ambito di un progetto europeo per il contenimento delle specie aliene invasive, ha costruito un recinto per la cattura, ove gli animali vengono attirati con acqua e cibo.

L'Area Marina Protetta di Tavolara è parte del Progetto Life+ 12/NAT/IT/000416 "Tutela della maggiore popolazione mondiale di Puffinus yelkouan e contenimento delle specie aliene invasive", cofinanziato dall'Unione Europea di cui beneficiario coordinatore è il comune di Olbia.

Il progetto prevede il contenimento numerico delle capre inselvatichite presenti nell'isola di Tavolara, mediante cattura e successivo affidamento a chi ne faccia richiesta. Per la realizzazione di tali lavori è stata stipulata una Convenzione tra Area Marina Protetta e Agenzia Forestas, la quale ha già provveduto alla progettazione e costruzione di un recinto di cattura e stabulazione.
Come evidenziato nel sito ufficiale della A.M.P. di Tavolara (nella sezione dedicata al progetto LIFE Puffinus) la struttura inizia a manifestare la sua efficiacia, ospitando già gli esemplari che frequentano l'area dello Spalmatore di Terra.



Tali capre sono attratte dentro il recinto dal foraggio dispensato dal personale della A.M.P..La Convenzione prevede inoltre che Agenzia Forestas presti assistenza tecnico-operativa durante le catture le quali inizierannno non appena la A.M.P. avrà completato le necessarie azioni preliminari.
A questo riguardo, per garantire che gli interventi siano effettuati nel rispetto delle normative sanitarie, è stato elaborato un documento di "Prescrizioni sanitarie per il depopolamento delle capre dall'isola di Tavolara", a cura dei Servizi Veterinari della ASL, dell'Agenzia Forestas, della A.M.P. di Tavolara, dell'I.Z.S. della Sardegna e dell'Assessorato Regionale e Provinciale della Difesa dell'Ambiente.

Consulta le pagine del sito ufficiale
Recinto di cattura temporaneo
Attivato il recinto per le capre