Logo Regione Autonoma della Sardegna
FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
sardegnaforeste  ›  attività  ›  gestione foreste  ›  boschi cedui: un'analisi sul futuro della gestione...
Boschi cedui: un'analisi sul futuro della gestione forestale
Bosco Ceduo: una tagliata di 4 anni
Ultimo aggiornamento: 07/03/2017

Sintesi di un articolo scientifico pubblicato nel novembre 2016 da un ricercatore del C.R.E.A. - centro di ricerca per le foreste ed il legno - di Arezzo. Partendo dal passato, si delinea il futuro delle scelte gestionali sostenibili per il ceduo...
Per migliaia di anni e fino alla metà del XX secolo, in molti paesi europei e in particolare nei paesi del Mediterraneo, i boschi cedui sono stati la principale fonte di legna da ardere e di carbone, necessari agli insediamenti rurali e urbani per la cottura del cibo e per il riscaldamento domestico.

La diffusione di combustibili fossili ha ridotto questa leadership della legna e del carbone e il sistema ceduo, in qualche misura, si è trasformato in un ricordo del passato.
Al giorno d'oggi, i continui cambiamenti globali ed i relativi temi della green-economy hanno richiamato in gioco sistemi resilienti ed efficaci produttori di bio-energia.
Queste considerazioni hanno determinato una seconda svolta ed il ceduo è tornato, cinquant'anni dopo, a giocare un ruolo.
È stata effettuata una revisione del sistema selvicolturale, con particolare attenzione ai cambiamenti verificati nel frattempo, prendendo l'Italia come caso di studio.

La ricerca si basa principalmente su una analisi di lungo periodo di prove sperimentali condotte dal CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell'Economia agraria) a partire dalla fine degli anni Sessanta, per indagare le strategie di gestione adattativa e superare la crisi del sistema.

Nel documento sono evidenziati i risultati e le ulteriori conoscenze finora acquisite sulle dinamiche e il funzionamento dei boschi cedui invecchiati, sia come modelli evolutivi naturali sia come processi guidati dalla selvicoltura.
Questi forniscono strumenti utili per guidare i cambiamenti gestionali relativi ai futuri scenari, vale a dire l'attuale ruolo del sistema ceduo nel contesto del cambiamento ambientale e della domanda di energia da fonti rinnovabili.

Nel documento sono delineate le caratteristiche di base di ogni area gestionale e la loro complementarità nell'attuale contesto.

In conclusione, l'articolo constata che ciascuna tipologia e le competenze gestionali sviluppatesi nel tempo - sulle aree destinate al ceduo - mostra caratteristiche peculiari e consolidate. Queste metodologie sono il frutto di effettive condizioni macro-economiche, come miglior compromesso di una serie di benefici ottenuti ad un determinato costo gestionale: effetto di diversi approcci tarati sull'intensità ed il tipo di tecnica colturale applicata, fino alla gestione post-colturali.
Gli stakeholder, i pianificatori e gli amministratori devono poter vagliare tutte le possibili opzioni con riferimento anche alla pianificazione del territorio e del paesaggio, riconoscendo l'appropriatezza di ciascuna scelta in funzione della qualità del sito, delle condizioni bio-ecologiche anche rispetto agli aspetti selvicolturali e di gestione forestale [...]
Le imminenti sfide saranno connesse alla capacità di tarare le strategie gestionali per garantire le funzionalità del sistema forestale nelle nuove condizioni: la principale questione che resta aperta per le foreste gestite a ceduo è quindi, come per ogni altro sistema biologico, il mantenimento delle funzioni eco-sistemiche in un contesto di cambiamento/transizione delle condizioni ambientali. Con l'attenzione puntata sul minor consumo della risorsa biologica e sulla resilienza dei sistemi viventi.

Consulta i documenti
L'articolo di G.Fabbio (CREA Arezzo) in versione integrale, lingua inglese [file .pdf]