Ha inaugurato domenica 6 maggio il nuovo centro visite a Montarbu. Nonostante il tempo non fosse dei migliori la partecipazione è stata numerosa per quella che il Presidente dell'Ente Foreste Carlo Murgia ha definito come "svolta epocale". L'obiettivo è far superare all'Ente il vecchio ruolo esclusivo di gestore dei cantieri per abbracciare quello decisamente più ambizioso della multifunzionalità. Un tipo di attività in linea con i compiti istituzionali dell'Ente Foreste che prevedono "la promozione, attraverso soggetti esterni, di attività di allevamento e diffusione faunistica, di turismo, di turismo rurale e ricreative, nonché tutte le attività collaterali utili per il miglior utilizzo economico di beni, opere e risorse dell'Ente."
Montarbu comprende 2700 ettari di area protetta, un paesaggio segnato da boschi e sentieri, sovrastati da falesie bianche e popolato da tantissime specie animali e vegetali. Un tesoro di suggestioni e biodiversità regno di mufloni e cervi, che da ora sarà più semplice visitare.
Il soggetto privato ad essersi aggiudicato la gestione per due anni è la Cooperativa S'Eremigu. Oltre al nuovo centro visite S'Eremigu gestirà i Pinnettos (20 posti letto), le escursioni e le varie attività ricreative, la foresteria.
L'iniziativa ha avuto ulteriore motivo di interesse in quanto l'Università degli Studi di Cagliari - Dipartimento di Scienze della Terra hanno organizzato per il 5 e 6 maggio, il Convegno Scientifico "Il paesaggio naturale ed umano dei Tacchi d'Ogliastra (Sardegna centro-orientale). Introduzione alla scoperta".
Si è discusso in particolare riguardo al futuro Parco dei Tacchi, dotato di un'estensione potenziale di 13 mila ettari e grande opportunità di sviluppo per i comuni della zona.
L'assetto del Parco verrà regolato da una legge speciale regionale e i sindaci insieme alla Provincia ne saranno gli unici gestori. La Regione ha già stanziato 8 milioni di euro mentre altre opportunità di sviluppo giungeranno con i bandi Por e con le nuove politiche messe in essere dall'Ente Foreste che gestisce gran parte delle aree del futuro Parco.
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