Logo Regione Autonoma della Sardegna
FORESTE E PARCHI DELLA SARDEGNA
sardegnaforeste  ›  attività  ›  educazione ambientale  ›  il bosco nelle parole dei bambini: "una gita da sogno"
Il bosco nelle parole dei bambini: "una gita da sogno"
Campanasissa - vedetta Sisinneddu
Ultimo aggiornamento: 14/11/2011

Le quarte elementari di San Sperate raccontano una giornata a Campanasissa. Il progetto "Per un giorno il bosco come aula scolastica": educare al rispetto della natura, in maniera istruttiva e divertente.
Il progetto "Per un giorno il bosco come aula scolastica"
Introdurre i bambini delle elementari alle tematiche del rispetto e della cura dell'ambiente. E' questa la filosofia alla base del progetto "Per un giorno il bosco come aula scolastica", evento in linea con il Protocollo d’intesa sull'educazione ambientale siglato dall'Ente Foreste, gli assessorati regionali della Pubblica istruzione e dell'Ambiente e l'Ufficio scolastico regionale per la promozione di attività didattiche finalizzate alla diffusione dei valori naturalistici.

Il progetto mira a rendere le foreste delle "aule all'aperto" in cui i bambini possano imparare a riconoscere le piante e i loro odori, perchè solo conoscendo e amando la natura si può capire appieno l'importanza del rispetto dell'ambiente. In questo i giovani scolari danno sempre risposte positive.

Ricettivi e attenti, sicuramente più di quanto lo si possa essere al chiuso di un edificio scolastico, vivono la giornata con entusiasmo e profitto imparando i nomi delle piante, i comportamenti che deve tenere un bravo escursionista ed entrando in contatto con temi attuali quali il riciclaggio dei rifiuti, la salvaguardia delle specie animali e vegetali, i problemi ecologici dei nostri boschi con particolare riferimento alla campagna regionale antincendio.

Il Cantiere forestale di Campanasissa, situato all'interno del comune di Siliqua, presenta strutture pensate appositamente per l'educazione ambientale e per permettere visite di istruzione alle scolaresche. Una serie di attività che divertono i bambini e sollecitano il loro spirito curioso e critico.

La visita è stata organizzata dall'Istituto comprensivo "Grazia Deledda" di San Sperate e ha visto coinvolte le classi 4° C e 4° D. La giornata a Campanasissa si inserisce in più ampio programma formativo che la scuola ha inteso incentrare sull'educazione ambientale; non un episodio sporadico dunque, ma un progetto didattico sistematico volto a far recepire ai bambini le tematiche legate alla tutela del bosco e del territorio, un investimento formativo per il futuro dei ragazzi. Inoltre, l'attuale dirigenza con tutto lo staff didattico dell'Istituto, si è subito dimostrata entusiasta per future collaborazioni con l'Ente Foreste. A questo proposito ha lanciato l'idea dell'evento "La festa degli alberi" da organizzarsi all'apertura del prossimo anno scolastico.

L'istituto stesso ha gentilmente concesso i lavori svolti dagli alunni sulla gita a Campanasissa.

Il bosco visto con gli occhi dei bambini
Lo spettacolo dei boschi è sempre straordinario a qualunque età. Ma, visto con gli occhi dei bambini, assume una vitalità e un colore che da adulti raramente si conserva. Vediamo dunque come il bosco viene visto dagli occhi dei bambini.

"Era una bellissima giornata riscaldata dal sole, per cui le maestre hanno organizzato una gita a Campanasissa per le classi 4° C e 4° D per conoscere meglio la flora e la fauna della Sardegna." Ci fa sapere Laura.
Il viaggio in pullmann, tra videogiochi e verdi colline, poi finalmente i bambini arrivano al Corpo Forestale di Siliqua dove Maiva racconta: "Ci hanno fatto vedere dei filmati dove spiegavano che: non bisogna raccogliere funghi, se non si conoscono, perchè possono essere velenosi; di non mettere fuoco; non bisogna cogliere fiori, ma piuttosto proteggere l'ambiente perchè i boschi sono nostri!" Ma la fantasia degli scolari più che dal video è scossa dalla sala con gli animali imbalsamati. "Il cervo, l'aquila, la volpe, il gufo, il coniglio, il furetto e il riccio". Gli elenca tutti Veronica, anche se Riccardo, probabile futuro giornalista, preferisce concentrarsi sul Grifone e dopo un'intervista all'agente forestale conclude che "l'animale è stato fulminato dai fili elettrici dell'alta tensione."

Ma il bosco è da vivere in maniera attiva con tutti i suoi odori e le emozioni che può dare. E' ora quindi di partire per l'escursione che porterà fino alla vedetta antincendio: "Una passeggiata di cinque chilometri: lunghissima!" dice un orgoglioso Simone, "...e abbiamo fatto foto perchè il paesaggio era bello!" sottolinea Enrico.

Dopo un lauto pranzo, qualche canzone "ci hanno fatto anche i complimenti perchè eravamo brave" (Cristina) gli escursionisti vedono altri due filmati. Nel primo si parla di antincendi ed è così riassunto da Alessia "non bisogna incendiare i boschi, e in caso di incendi si deve chiamare il 1515". Del secondo ci parla Katia "E' incentrato sulla Terra e il grande inquinamento che causano le industrie."

Le scoperte non finiscono qui. "In seguito siamo andati a vedere una casa di un pastore. Ci hanno spiegato tutti i nomi in sardo degli attrezzi per fare il formaggio che usava il pastore." (Marta)

Ma che escursione sarebbe senza i giochi? Emanuele scrive: "Usciti dalla capanna ci hanno diviso in squadre: questo gioco consisteva nel riconoscere i nomi delle piante di cui ci avevano parlato precedentemente e dovevamo poi scriverli in un modulo."

Il momento più divertente però riguarda la prevenzione agli incendi quando dalla teoria si passa alla pratica e, per la loro felicità, ai bambini viene permesso di usare l'idrante. E a quell'età è facile cadere in tentazione. "Quando è arrivata l'autopompa abbiamo provato a sparare con l'idrante; quando è stato il mio turno ho innaffiato le piante e... i miei compagni!" (Riccardo). Maiva, romantica fanciulla, fa notare "Dopo la prova antincendio si è visto anche l'arcobaleno."

A riprova del nuovo status raggiunto di rispettosi conoscitori della natura, gli studenti di San Sperate si sono guadagnati un attestato di merito ("consegnato però alle maestre!"). Ad ognuno di loro inoltre è stata regalata una piantina. Un dono da parte dell'Ente Foreste che i ragazzi hanno accettato con entusiasmo, promettendo di piantarla e di accudirla con cura e senso di responsabilità.

"Per me è stata un'esperienza meravigliosa, perchè ho provato emozioni che mi hanno fatto provare gioia e libertà come se fossi a casa mia." (Veronica)