In Sardegna, nella porzione culminale del Gennargentu (NU), cuore montuoso dell’Isola, oltre i 1200 m di quota, una serie di concause hanno progressivamente causato un’alterazione talmente forte delle antiche selve dominate dalla roverella (
Quercus pubescens Willd.) che oggi della specie rimangono esclusivamente relitti, spesso monumentali, ormai sull’orlo dell’estinzione.
Infatti, come hanno rivelato recenti studi condotti da ricercatori dell’Università di Firenze in stretta collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna ed il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, attraverso analisi cartografiche multitemporali che hanno analizzato il dinamismo di tali formazioni in particolare nell’ultimo trentennio, boschi e piante vetuste (anche di 500 anni e più) di roverella stanno progressivamente scomparendo.
Tale tendenza, se non contrastata al più presto attraverso l’urgente individuazione e applicazione di strategie idonee di conservazione e salvaguardia assoluta, potrebbe portare a scomparsa definitiva alle alte quote del Gennargentu di uno dei suoi alberi forestali più rappresentativi e familiari.
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