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I risultati del censimento del muflone
Muflone
Ultimo aggiornamento: 18/03/2008

In questi ultimi anni, nella foresta demaniale di Montes, si sono svolti i censimenti sul muflone nell’ambito di un progetto di ricerca in accordo con il Protocollo d’intesa tra l’Ente Foreste ed il Dipartimento di Zoologia ed Antropologia biologica dell’Università di Sassari.
Il muflone è sicuramente l’animale più rappresentativo dell’Isola.
Probabile endemismo sardo-corso, è stato introdotto nell’Italia continentale e in Europa, in cui peraltro si è ben acclimatato, dalla seconda metà dell’800. L’ipotesi più accreditata circa la sua presenza in Sardegna e Corsica è quella secondo cui il muflone deriverebbe dal rinselvatichimento,di un ovino domestico introdotto dall’uomo in epoca neolitica (Poplin, 1979).
Attualmente il muflone è presente in Sardegna con circa 6000 capi (Apollonio et al. 2005) che si trovano tra l’Ogliastra, i monti del Gennargentu e del Supramonte; Sul Monte Albo e nell’Azienda Foreste Demaniali (Capo Figari, Capo Cesano, Pabarile e l’Asinara, dove sono presenti popolazioni reintrodotte).

I censimenti, che vanno avanti dal 2004, hanno permesso di ottenere le prime informazioni sull’ecologia comportamentale della specie basandosi sia sullo studio della struttura e dinamica di popolazione sia sull’analisi preliminare del comportamento spaziale del muflone in Sardegna.

L’area di studio, coincidente con la foresta demaniale di Montes, è un’area montuosa del centro della Sardegna caratterizzata da un ambiente mediterraneo peculiare per la presenza di inverni freddi con frequenti ed abbondanti precipitazioni nevose. Questo contesto ambientale permette di studiare le risposte comportamentali del muflone sottoposto ad un numero maggiore di variabili ecologiche ed ottenere un quadro completo di aspetti tuttora poco indagati dell’ecologia comportamentale di questa specie.

Metodologia di ricerca
La prima ricerca, inerente struttura e dinamica di popolazione, grazie allo svolgimento mensile da parte di due operatori di una serie di transetti dislocati omogeneamente all’interno del cantiere forestale, sono state raccolte una serie di informazioni inerenti la proporzione tra i sessi, la dimensione e fenologia tra i gruppi osservati, la produttività delle femmine e la sopravvivenza dei piccoli. Due sessioni annuali di censimento da vista da punti di vantaggio, inoltre, hanno permesso di definire meglio alcuni parametri fondamentali nello studio della struttura e dinamica di popolazione.

La seconda ricerca, mirata all’analisi del comportamento spaziale della specie, ha creato le basi per attivare uno studio a lungo termine sull’ecologia comportamentale di questo bovide simbolo della Sardegna. In particolare, sono stati muniti di radio collare per la prima volta in Sardegna 31 mufloni costituendo un campione sufficientemente ampio nello studio del comportamento spaziale di un ungulato. Questo studio ha consentito, grazie all’esecuzione di sopralluoghi, di definire le aree idonee alla cattura degli animali sulla base dell’individuazione degli spostamenti abituali di questi ultimi. La cattura degli individui selezionati per la ricerca è avvenuta grazie all’impiego di reti verticali a caduta. Nei mesi successivi, vista la peculiare geomorfologia dell’area di studio, sono state messe a punto le tecniche radio-telemetriche appropriate con lo scopo di raggiungere una elevata precisione nella raccolta delle localizzazioni degli animali muniti di radiocollare. Alla luce di tutto ciò, le ricerche svolte sono pronte a fornire una serie di dati originali della specie, con particolare riferimento al comportamento spaziale dei primi 31 mufloni muniti di radiocollare nell’isola.
Tutto ciò ha permesso di creare un contesto in questa area di studio con lo specifico scopo di chiarire nel dettaglio alcuni aspetti della biologia della specie. In particolare, il presente progetto di ricerca si propone di indagare aspetti inerenti l’ecologia comportamentale del muflone. I principali temi di ricerca hanno riguardato aspetti specifici del comportamento spaziale, in termini di uso dello spazio e selezione dell’habitat, la segregazione sessuale e le strategie riproduttive di questa specie.
Lo studio ha inoltre considerato le differenze nell’uso dello spazio e della selezione dell’habitat tra femmine con e senza agnello, nonché i differenti ritmi di attività tra le due classi di femmine durante questo cruciale periodo del ciclo biologico annuale.

Galleria fotografica
Mufloni in GalluraMufloni in un ripido pendioParco dell'Asinara, mufloniMufloni, branco misto


Documenti correlati
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Relazione finale intermedia [file .pdf]
Telemetria muflone relazione finale [file .pdf]

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Scheda tecnica sul muflone
Sezione filmati: Il muflone