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VI Congresso nazionale di teriologia
Cervo sardo
Ultimo aggiornamento: 07/05/2008

Si è tenuto a Cles il congresso nazionale di teriologia, parte della zoologia che studia la biologia dei mammiferi. L'evento è stato organizzato dall'Associazione Teriologica Italiana e ha visto la partecipazione dell'Ente Foreste.
Si è svolto a Cles, in provincia di Trento, il VI congresso nazionale di teriologia. L’incontro si è posto l’obiettivo di dare un approccio multidisciplinare alla materia della ricerca e conservazione dei mammiferi. La complessità dei fenomeni biologici impone infatti nuovi sforzi nell'approfondimento delle questioni e metodi di analisi che sappiano integrare vari aspetti dell'ecologia dei mammiferi, lavorando su scale spaziali e temporali adeguate alla dimensione dei fenomeni stessi. Il congresso, organizzato dall'Associazione Teriologia Italiana, si è proposta di fare il punto su alcuni argomenti emergenti nella ricerca teriologica verificando, contemporaneamente, il livello di assimilazione delle conoscenze scientifiche negli strumenti di conservazione dei mammiferi.

Il convegno si è strutturato in 5 workshop tematici:

• I parassiti come parte dell'ecosistema; impatto sulle popolazioni ospiti e fattori che ne regolano l'abbondanza
• Oltre le Liste Rosse: criteri e problematiche per l'identificazione delle specie sensibili
• Gli studi a lungo termine per la comprensione delle biologia dei mammiferi
• L'applicazione della genetica nella conservazione e gestione dei mammiferi
• Specie e comunità di mammiferi: relazioni ecologiche ed interspecifiche

Gli interventi dell'Ente Foreste: "Analisi storica dell’abbondanza e della distribuzione del Cervo sardo in Sardegna"
Nel corso del congresso l'Ente Foreste si è distinto per due interventi. Nel primo si è analizzata la distribuzione storica del Cervo sardo in Sardegna.
L'Ente Foreste in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e di Sassari, effettua dal 2005 il censimento al bramito dei maschi adulti nel periodo degli accoppiamenti (in genere nelle prime tre settimane di settembre). Questo metodo di indagine è particolarmente utile per monitorare distribuzione, consistenza, struttura di popolazione e impatto sull’ambiente di questo ungulato, per la corretta gestione e conservazione. Il metodo utilizzato è quello del censimento al bramito, eseguito da postazioni fisse con triangolazione delle vocalizzazioni e georeferenziazione dei risultati.

L'indagine risulta particolarmente utile per vedere i progressi delle politiche di conservazione della specie che l’Azienda Foreste Demaniali della Sardegna e poi l’Ente Foreste della Sardegna (EFS) hanno messo in essere. Politiche di successo visto che attualmente è possibile ipotizzare, per la Sardegna, una popolazione di circa 6700 cervi allo stato libero: un sensibile incremento considerato che il numero nel 1988 era stimato in 700-800 individui.

Influenza della Salmonella abortus ovis nella riproduzione del Cervo sardo
In questi ultimi anni, nei mesi di novembre e dicembre sono stati rilevati dei bramiti fuori stagione in tutti gli areali. Inoltre nell’arburese sono stati avvistati alcuni cervi con i palchi in velluto nel mese di settembre. Si ipotizza che la causa dei bramiti fuori stagione sia da attribuire a femmine che abortiscono e tornano in calore, mentre la ricrescita dei palchi in estate potrebbe derivare da squilibri ormonali.

È stata così eseguita, preliminarmente, un’indagine sanitaria sulle principali malattie che causano aborto o interferiscono sulla riproduzione, (considerando anche la frequenza di queste malattie nel bestiame domestico presente nel territorio), effettuando degli esami su animali catturati con teleanestesia, animali in difficoltà ricoverati per il loro recupero e animali morti per cause traumatiche; considerato che nei territori dell’arburese e parte del Sulcis erano presenti delle attività minerarie che hanno causato profonde modificazioni geoambientali e conseguente maggiore biodisponibilità di metalli pesanti, sono stati eseguiti degli esami per determinare le concentrazioni del cadmio e piombo nel fegato e rene dei Cervi.

I risultati delle analisi hanno portato alle conclusioni che la Salmonella abortus ovis in concomitanza alle maggiori concentrazioni di cadmio e piombo interferiscono sulla riproduzione degli animali; il cadmio può inoltre indurre squilibri ormonali che causano la ricrescita dei palchi in stagione estiva, come osservato in alcuni Cervi.

Documenti correlati
Abstract dell'intervento: "Influenza della Salmonella abortus ovis nella riproduzione del Cervo sardo" [file .pdf]
Abstract dell'intervento ""Analisi storica dell’abbondanza e della distribuzione del Cervo sardo in Sardegna" [file .pdf]

Consulta le pagine
Il link ufficiale del Congresso
Censimento del Cervo sardo 2007
La scheda sul Cervo sardo