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Pino marittimo
Pino Marittimo, foto da Digital Library
Pinus pinaster Aiton
Divisione: Gymnospermae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Nome sardo: Pinu marittimu, Pinu selvaticu, Pinu
"La località prendeva nome da questo pino solitario, superstite forse di
antichissime foreste che neppure la tradizione ricordava: tanto più straordinario,
oltre che per la sua grande altezza e il volume dei suoi rami potenti,
per la sua quasi miracolosa vita
in quell'estensione di pianure onduleggianti
quasi selvagge ed aride, prive di ogni altra vegetazione."

(Dal romanzo Il Cedro del Libano di Grazia Deledda)

Corologia: L’areale di distribuzione del Pino marittimo si estende nelle regioni mediterranee occidentali: nella Penisola Iberica, in Francia dalla Corsica fino alle coste nord atlantiche, in Italia nelle coste liguri, tosco-emiliane e nella Sardegna settentrionale, dove è spontaneo in Gallura. Specie molto utilizzata negli interventi forestali, si è acclimatata su un areale molto più ampio di quello originario.

Descrizione: Albero non molto longevo, raggiunge mediamente i 25-30 metri in altezza, tronco dritto, di diametro fino a 1,2 metri, chioma inizialmente piramidale, poi più o meno espansa e tondeggiante, anche a cono appiattito, color verde brillante. La corteccia è robusta, esternamente violaceo-grigiastra, profondamente fessurata, con placche che si staccano facilmente, di colore rossastro nelle screpolature. Le foglie sono persistenti, aghiformi. Gli aghi in gruppi di due, lunghi fino a 20 centimetri, di colore verde chiaro, diritti o leggermente ricurvi, sono avvolti da una guaina lunga 1-2 cm.. Specie monoica, le infiorescenze maschili sono amenti con squame polliniche piuttosto aperte rispetto l’asse centrale; le infiorescenze femminili hanno forma ovato-acuminata e sono di un color porpora – violaceo. Dagli amenti femminili si generano tipiche pigne coniche (spesso assimmetriche) e affusolate di 10-20 cm, dapprima verdi poi nocciola con sfumature brunastre, che maturano nel 2° anno. Riunite a gruppi di 2-3 , rimangono sui rami per alcuni anni. Le squame sono tipicamente carenate trasversalmente e portano semi ovali schiacciati e alati. I semi sono disseminati dal vento anche a molta distanza.

Fenologia: Fiorisce da aprile a maggio. La maturazione dei semi avviene in autunno dell’anno successivo, le pigne si aprono invece nel terzo anno e possono perdurare sulla pianta per alcuni anni.

Habitat: Il pino marittimo è una specie eliofila, moderatamente termofila, che vegeta soprattutto nelle fasce costiere e collinari dove trova le condizioni ottimali di vita intorno agli 800 metri. Resiste al freddo più del pino domestico e del pino d’Aleppo. Cresce su diversi suoli, prediligendo in ogni caso suoli tendenzialmente acidi. Colonizzatrice per eccellenza, si propaga solo per seme, dominando la vegetazione e i terreni dove si insedia grazie alla sua rapida crescita e alla sua enorme capacità di disseminazione. Teme le gelate e mal sopporta i ristagni e le condizioni asfittiche.

Forma biologica: Mesonanerofita

Usi e curiosità: Il legno molto resinoso viene utilizzato per costruzioni navali, in carpenteria,
combustibile. Pianta utile nei rimboschimenti a difesa dei suoli nelle zone litoranee, dove è coltivato anche come essenza da legno e da resina.

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