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Bagolaro
Bagolaro Celtis australis L. (f.to G. Lai)
Celtis australisL.
Divisione: Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Ordine: Urticales
Famiglia: Ulmaceae
Nome sardo: Sulzaga, Sugargia, Soliacra
Corologia: Il Bagolaro è originario del bacino del Mediterraneo e delle isole Azzorre; in Italia è diffuso in tutte le regioni dalla pianura fino a 700 metri di altitudine. Tipo corologico: Euri-mediterraneo con baricentro nella zona orientale.

Descrizione: Albero alto fino 30 metri di altezza, con chioma espansa che si forma ad una certa distanza dal suolo. Il tronco si presenta regolare, con la corteccia lucida e liscia di color grigio cenere che tende a scanalarsi negli esemplari più adulti. Le foglie caduche, semplici, acuminate, ovato-lanceolate, con doppia dentatura sul margine. La pagina superiore è verde scura, scabra, quella inferiore, più chiara, possiede una fine peluria e 3-4 nervature più marcate. La nervatura è penninervia , l’inserzione è alterna ed avviene mediante un corto picciolo. Fiori unissessuali (maschili) ed ermafroditi, di piccole dimensioni, lungamente peduncolati. I fiori ermafroditi di colore verdastro, possiedono 5-6 stami e 2 stigmi che si protendono esternamente. I maschili, con margine peloso-glandoloso, più giallastri. Il frutto è costituito da una drupa verdastra che a maturazione assume una colorazione viola-nerastro.

Fenologia: Periodo di fioritura aprile. I frutti maturano a settembre-ottobre.

Habitat: Specie eliofila e termofila, predilige terreni freschi, subacidi, ricchi di scheletro, grazie alla potenza del suo apparato radicale, si adatta a vivere anche nei luoghi aridi, sassosi, tra i ruderi e le rovine (da qui deriva il nome volgare di “spaccasassi”). In Sardegna è diffuso soprattutto nelle zone costiere ma è facile trovarlo anche nelle aree montane.

Forma biologica: Mesofanerofita caducifoglia.

Usi e curiosità: Il Bagolaro è una pianta molto apprezzata come ornamento soprattutto per alberature stradali e giardini, per la resistenza all’inquinamento e per la sua longevità. Si utilizza infine per rimboschimenti su terreni sassosi e diradati. Il legno, di color grigio-biancastro è duro ed elastico, di buona qualità. È un buon combustibile. Dai rami giovani si ricavano i manici delle fruste. La corteccia ha proprietà concianti. In passato veniva utilizzato per costruire remi e alcune parti del carro. Il bagolaro viene chiamato anche "Albero dei rosari"; infatti i suoi semi erano utilizzati per costruire il rosario.

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