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Boletus permagnificus
Boletus permagnificus
Etimologia: permagnus = grandissimo; magnificus = magnifico.
Cappello: 3-8 cm, inizialmente emisferico, poi guancialiforme-convesso, irregolare con orlo deformato-ondulato.Viscoso con tempo umido, di colore rosso-purpureo, molto variabile, ma sempre molto vistoso. Si macchia di blu-nerastro al tocco.

Tubuli: lunghi 5-10 mm., inizialmente giallo pallido che con l'età scuriscono al giallo-verdastro, blu-verde alla pressione.

Pori: stretti, rosso-cinabro, rosso-carminio, con tonalità giallo-oro verso l'orlo del cappello e verso l'apice del gambo. Gli esemplari giovani secernono goccioline giallastre.

Gambo: altezza cm 3-6; diametro cm 2-3; cilindrico o debolmente panciuto, attenuato verso l'apice, con base fusiforme. Colore giallo-aranciato, con reticolo rosso-carminio molto sviluppato ed in rilievo, formato da maglie strette nella parte alta, che si allungano alla base.

Carne: più o meno soda, gialla al taglio, ma con tendenza a virare al bluastro soprattutto nel gambo, alla base del quale tende ad assumere una colorazione rossastra.

Habitat: si sviluppa specialmente sotto le sughere (Q. suber), con sottobosco di cisto.

Spore: ocra pallido, fusoidi. 13-16 X 5-6,5 micron.

Commestibilità: non certa.

Osservazioni: specie di recentissima determinazione (1981). Il riconoscimento come specie nuova, stato effettuato su esemplari ritrovati in Sardegna, a Cannigione presso Arzachena, in una piccola sughereta presso un campeggio, dove tra l'altro minacciato dall'alterazione del ristretto biotopo. È un Boleto bellissimo, di taglia piccola, che cresce spesso cespitoso. Si colora di blu scuro al tocco.