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Pipistrello di Savi
Pipistrello di Savi-Foto M.Mucedda
Hypsugo savii
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Vespertilionidae
Nome sardo: Tutturréddu, alaepèdhe, pinnedhu, pibiristedhu

Areale di Distribuzione: Specie centroasiatico-mediterranea. In Italia la sua distribuzione è confermata su tutto il territorio, comprese le due Isole maggiori.

Identificazione: Il mantello ha colori variabili dal marrone scuro al bruno-ocra, con le punte dei peli di colore giallastro, il ventre è grigio con sfumature giallastre. La lunghezza testa-tronco varia dai 42-52 mm con un’apertura alare di 220-250 mm. La coda sporge dal margine della membrana caudale di 3-5 mm.

Habitat ed Ecologia: La specie è stata segnalata in diversi ambienti, ambiti urbani compresi dal livello del mare oltre 2000 m di quota. In montagna predilige le zone più calde. Si rifugia negli interstizi delle pareti rocciose, nelle cavità degli alberi e nelle fessure dei muri. Probabilmente sedentaria, risulta tuttavia segnalato uno spostamento di circa 200 km. La sua dieta include insetti di piccola taglia come Ditteri, Lepidotteri, Imenotteri e Neurotteri. E’ una specie capace di cacciare sia a bassa altezza (sull’acqua, attorno ai lampioni), sia a parecchie decine di metri dal suolo.

Riproduzione: Gli accoppiamenti avvengono tra agosto-settembre. I parti di solito gemellari avvengono in giugno-luglio. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a un anno di vita.

Fattori di minaccia: L’alterazione dell’habitat ed il disturbo nei rifugi possono rappresentare una minaccia per la specie.

Status di conservazione: In Italia la specie è considerata frequente. Tuttavia i dati a disposizione non sono sufficienti per sapere con certezza il suo status.

Grado di Protezione: Convenzione di Berna, All. II; DIR. CEE 43/92, All. IV; L. 157/92; L.R.23/98.