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Vespertilio di Capaccini
Vespertilio di Capaccini-Foto M.Mucedda
Myotis capaccinii
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Vespertilionidae
Nome sardo: Tutturréddu, alaepèdhe, pinnedhu, pibiristedhu
Areale di Distribuzione: Specie centroasiatico-mediterranea. E’ diffusa in tutto il territorio italiano.

Identificazione: Si riconosce per avere sulle tibie e nella membrana alare il pelo folto. La colorazione sul dorso è grigio scura o marrone giallastra con il ventre più chiaro. La lunghezza testa-tronco è di circa (43) 47-53 (54) mm mentre l’apertura alare è di 230-260 mm.

Habitat ed Ecologia: Frequenta zone boscose o cespugliose, sia aree aperte, purchè nelle immediate vicinanze di fiumi o specchi d’acqua. Lo si ritrova ad una altitudine che varia dal livello del mare sino agli 800 m. Ama rifugiarsi in cavità ipogee naturali o artificiali, più raramente in parti sotterranee di edifici. La caccia inizia dopo il tramonto, e si svolge prevalentemente sull’acqua, dove cattura Ditteri, Neurotteri e Tricotteri, talvolta si nutre anche di larve acquatiche di Ditteri e avannotti di pesci. Il volo è rapido e agile, con frequenti variazioni direzionali. Specie tipicamente sedentaria o migratrice a corto raggio.

Riproduzione: La femmina partorisce tra maggio-giugno un solo esemplare, eccezionalmente due, dopo una gestazione di 50 – 60 giorni.

Fattori di minaccia: L’uso di sostanze tossiche per la lotta agli insetti è una delle maggiori minacce per la specie.

Status di conservazione: Minacciata d’estinzione (vulnerabile).

Grado di Protezione: Convenzione di Berna, All. II; DIR. CEE 43/92, All. II e IV; L. 157/92; L.R.23/98.