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Individuato un nuovo parassita del castagno
Castanea sativa - R. Brotzu
Rilevato dal Corpo Forestale di Aritzo un importante attacco parassitario causato da un insetto di provenienza orientale. Il Corpo Forestale invita i cittadini a segnalare al numero gratuito 1515 la presenza di nuovi focolai.
La Stazione del Corpo Forestale e di Vigillanza Ambientale di Aritzo ha rilevato un importante attacco parassitario causato da un insetto di provenienza orientale. La zona interessata ha una superficie di circa 30 ettari ricadente nei comuni di Aritzo, località Geratzia e Belvì nelle località Nelca, S'orroma e Pala crabile. Il Corpo ha provveduto ad informare il Servizio Fitopatologico dell'Assessorato Difesa dell'Ambiente per i successivi interventi. Si invitano i cittadini a segnalare al numero gratuito 1515 del Corpo Forestale la presenza di nuovi focolai.

Il Cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu)
E’ una piccola vespa ed è considerato uno degli insetti più dannosi per il castagno. La specie è molto diffusa in Asia e negli Stati Uniti. Nel 2002 è stata ritrovata per la prima volta in Piemonte, in provincia di Cuneo. I danni che arreca sono molto evidenti: provoca la formazione di galle, cioé ingrossamenti di varie forme e dimensioni, a carico di gemme, foglie e amenti del castagno.
Da queste galle nei mesi di giugno e luglio, fuoriescono le femmine alate che vanno a depositare le uova nelle gemme presenti.

Dalle uova fuoriescono le larve che si sviluppano molto lentamente sempre all’interno delle gemme, senza che queste presentino sintomi esterni della infestazione. Alla ripresa vegetativa, in primavera, si ha un rapido sviluppo delle larve che determina la formazione delle caratteristiche galle. Spesso determinano un arresto dello sviluppo delle gemme, da cui si sviluppano foglie di dimensioni ridotte.

Un forte attacco di questo insetto può determinare un consistente calo della produzione, una riduzione dello sviluppo vegetativo e un forte deperimento delle piante colpite. Una delle principali modalità di diffusione dell’insetto è attraverso il materiale di propagazione pertanto si sollecita una accurata sorveglianza delle piantine di castagno messe dimora ed una particolare attenzione quando astoni o marze provengono dal Piemonte, dove il parassita è già presente. Sulle piante giovani è agevole rilevare la presenza delle galle provocate dall’insetto; in tal caso, entro il mese di giugno, vanno raccolte le parti infette, provvedendo alla loro distruzione mediante bruciatura, prima cioè della fuoriuscita delle femmine alate, rallentando così diffusione dell’infestazione. La lotta chimica risulta piuttosto difficile a causa del ciclo dell’insetto e comunque non praticabile nell’ambiente forestale in cui si sviluppa.

Nel caso di avvistamento di sintomi simili a quelli sopra decritti e per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero gratuito 1515 del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

L'articolo è tratto dal sito istituzionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale

Consulta le pagine
Sito web del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna
Scheda di approfondimento del Cinipide galligeno del castagno [file .pdf]
Scheda del castagno
Foresta demaniale di Anela
Cantiere forestale di Belvì