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Crocidura rossiccia sarda
Crocidura russula ichnusae
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Insectivora
Famiglia: Soricidae
Nome sardo: Topixèddu, topixèddu 'e sattu
Origine zoogeografica: Probabile origine africana. Ritrovamenti in Sardegna risalenti al IV millennio (grotta “Su guanu”).

Areale di distribuzione: La specie nominale ha una distribuzione europeo – mediterranea. In Sardegna è presente con la sottospecie endemica C. russula ichnusae. In Sardegna vive pressoché in tutti gli ecosistemi fino ad una altitudine massima di 1000 m, è presente anche sull’Isola Asinara.

Identificazione: Morfologia tipica dei Toporagni, ha la testa ha un muso lungo ed appuntito, occhi quasi invisibili e orecchie piccole e tondeggianti; la coda è nuda, con alcune lunghe setole sparse, lunga circa la metà del corpo. Misura da 9 a 13 cm di lunghezza totale e pesa da 7 a 15 gr da adulto. Ha una pelliccia piuttosto folta di colore bruno-rossiccio sul dorso mentre nel ventre sfuma nel grigio senza una netta demarcazione laterale. Come S. etruscus e gli altri Soricidi, emette una vasta gamma di suoni, fischi e stridii, alcuni dei quali nel campo degli ultrasuoni; i maschi, inoltre, emanano un odore particolare di muschio bianco, molto probabilmente con funzioni territoriali e sessuali.

Habitat ed Ecologia: Abita una grande varietà di ambienti mediterranei, sia boscati che aperti ed è una specie tipicamente cotonale che ritrova frequentemente negli ambienti di transizione tra bosco e gli ambienti aperti e/o la macchia, prediligono i terreni asciutti. Spesso vive a contatto con l’uomo, nelle abitazioni e nei giardini, specie negli ambienti rurali. E’ attivo sia di giorno che di notte; non va in letargo, ma come anche S.etruscus, può entrare in uno stato di torpore per abbassare il metabolismo, come forma di risparmio energetico. Si nutre prevalentemente di insetti, lombrichi ed altri invertebrati di dimensioni anche maggiori delle sue. L’attività di caccia si esplica soprattutto durante la notte. Vive intorno ai 20 – 30 mesi.

Riproduzione: Il periodo riproduttivo va da febbraio a settembre, con un una pausa generalmente in agosto. Le femmine, nate ad inizio stagione, sono in grado di riprodursi già dal primo anno; gli accoppiamenti avvengono in linea generale a cavallo tra la primavera e l’estate, con una gestazione di 28-33 giorni, al seguito della quale nascono da 2 a 6 piccoli per parto; nella seconda stagione riproduttiva effettuano 3 – 4 parti. In caso di pericolo è solita trasportare i piccoli dando origine a curiose formazioni a catena.

Fattori di minaccia: La perdita di habitat a causa del disboscamento e degli incendi è la maggiore minaccia che incombe sulle sue popolazioni. E ‘ tra i micromammiferi più sensibile e vulnerabile agli incendi e ricolonizza le aree percorse dal fuoco non prima di 5 – 6-anni.

Status di conservazione: Non minacciata di estinzione

Grado di protezione: Convenzione di Berna (legge 503/1981, allegato III).

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Scheda crocidura rossiccia