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ZONE DI VIGILANZA METEOROLOGICA E ZONE DI ALLERTA

Le zone di vigilanza meteorologica sono le aree su cui è possibile fare una previsione quantitativa attendibile dei diversi fenomeni meteorologici a fini di protezione civile.
Queste aree sono state individuate secondo criteri diversi, come l’omogeneità da un punto di vista climatico e i confini delle zone di allertamento. Il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione civile nazionale ha suddiviso la Sardegna in 5 zone di vigilanza meteorologica individuate dai numeri 60, 61, 62, 63 e 64.
Il Dipartimento meteoclimatico dell’ARPAS ha recepito la suddivisione nazionale nel Bollettino di Vigilanza Meteorologica (BVM).

vigilanza e rete singola

Sulla base prevalente dei dati conoscitivi idrogeologici, idraulici e geomorfologici disponibili, il territorio della Sardegna è suddiviso in sette zone di allerta, che comprendono ambiti territoriali significativamente omogenei per l’atteso manifestarsi della tipologia e della severità degli eventi meteorologici, idraulici e idrogeologici intensi e dei relativi effetti.
Le zone di allerta corrispondono a quelle ricomprese nei 7 sub bacini idrografici in cui è stata suddivisa la Sardegna ai sensi della L. 183/89. Ove un Avviso dovesse diramarsi per una determinata zona di allerta, tutti i responsabili (regionali, provinciali, comunali) a essa facenti capo dovranno assumere il medesimo codice di allerta e predisporre le azioni stabilite per quel codice.

Zone di allerta

  • Avvisi di Condizioni meteorologiche avverse

    In un avviso di condizioni meteorologiche avverse sono indicati l’intensità e la durata di fenomeni meteorologici significativi attesi sul territorio regionale, come le precipitazioni a carattere di rovescio o temporale e/o la precipitazione nevosa, forti venti, mareggiate lungo le coste. Sono riportati i fenomeni di ghiaccio e nebbie.

  • Bollettini e avvisi per rischio idrogeologico

    L’Avviso di criticità per rischio idrogeologico, idraulico e temporali indica il livello di criticità, previsto nelle sette zone di allerta regionale, sulla base delle precipitazioni e fenomeni temporaleschi previsti. La scala delle criticità si articola su 4 livelli che definiscono uno scenario di evento che si può verificare, cui associare una fase operativa da attivare in relazione a ciascun livello di allerta espresso.

  • Bollettini di previsione di pericolo di incendio

    Il Bollettino di previsione di pericolo di incendio, pubblicato giornalmente dal 15 maggio al 31 ottobre, è espresso su 25 zone d’allerta ed è distinto in quattro livelli di pericolosità: bassa, media, alta ed estrema.

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