Evento MED-Star Sassari 12.09.22

MED-Star: il progetto europeo si conlcude con una due giorni a Sassari

12/09/2022

Si è tenuta oggi, 12 settembre, nell’Aula Magna del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, la prima delle due giornate dell’evento finale del progetto MED-Star: strategie e misure per la mitigazione del rischio di incendio nell’area Mediterranea.

La giornata, interamente dedicata allo scambio di esperienze relativo ai prodotti realizzati all’interno del progetto, agli impegni per il futuro e ai programmi di azione congiunta, è stata aperta dal capo di gabinetto dell'Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Emanuele Beccu che, portando i saluti dell’Assessore Gianni Lampis assente per altri impegni istituzionali, ha sottolineato che l’adattamento tecnico e quello normativo, in capo alla politica, debbano andare di pari passo affinché la lotta agli incendi boschivi sia sempre più efficace.

Parole sottoscritte anche da Stefano Campesi, funzionario della Direzione Generale della Protezione Civile Regionale che ha coordinato gli interventi e da Francesco Tola, dirigente del Servizio Territoriale di Sassari che, portando i saluti del Direttore Generale Antonio Pasquale Belloi, ha ringraziato per la partecipazione tutte le componenti sarde e delle altre regioni coinvolte nel progetto MED-Star, quindi Liguria, Toscana, Corsica e la regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), oltre alla Fondazione Centro Mediterreaneo per i Cambiamenti Climatici (sede di Sassari) e all’Università di Sassari per l’ospitalità.

Gli interventi della mattina sono stati inaugurati dalla dottoressa Elena Hernandez Paredes del Ministero per la transizione ecologica e la sfida demografica spagnola, che ha portato l’esperienza della Spagna nel campo dell’ICS (Incident Command System).

L’intervento è stato strutturato su due parti, di cui la prima concentrata sulla storia dell’ICS, sistema nato nel 1970 in California in seguito ad alcuni incendi boschivi catastrofici ed evolutosi nel tempo andando a includere, nella sua definizione concettuale, tutte le tipologie di emergenza, nonostante nel tempo siano emerse delle criticità relative, ad esempio, alla sua limitata capacità di predizione e anticipazione, di cui alcune ancora in fase di risoluzione.

La Hernandez Paredes ha poi continuato la sua relazione parlando del quadro giuridico attuale in Spagna, della situazione odierna degli incendi boschivi nel paese iberico, che nei mesi estivi del 2022 ha visto andare in fumo oltre 250.000 ettari di bosco, sottolineando come i sempre più frequenti casi di incendi contemporanei siano molto più complessi da combattere che in passato. E’ quindi necessario utilizzare l’ICS, capace di rispondere in maniera integrata e modulare, a seconda dell’evento, ma anche in maniera interconnessa tra istituzioni pubbliche e private per essere efficaci ed efficienti.

La dottoressa ha concluso descrivendo il programma statale di lotta contro gli incendi boschivi che ha il fine ultimo di far convergere le forze allineando metodologie, protocolli e conoscenze.

Il secondo intervento, curato dal dottor Gianluca Calvani, incaricato della gestione e del coordinamento dell’antincendio boschivo della Regione Toscana, è stato incentrato sull’esperienza e le prospettive relative al coordinamento assistito e alle nuove figure recentemente formate in supporto alla figura del DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento).

Il coordinamento assistito è nato in risposta a un percorso operativo AIB che risultava insufficiente perché povero di analisi predittive sul comportamento dell’incendio. Dopo un’attenta analisi si è arrivati a classificare gli incendi a seconda della superficie percorsa, in modo da capire dove fossero le criticità maggiori e poter intervenire in maniera specifica. Da qui si è arrivati a un vero e proprio “piano d’attacco” con strategia, obiettivi, tattica, manovra. A seconda della classificazione dell’incendio, lo schema di comando base viene ora implementato con la figura dell’assistente DOS.

Oggi, grazie all’utilizzo della tecnologia e di Telegram, gli operatori condividono in tempo reale le coordinate dell’incendio, quelle del punto d’origine sia su Google Earth che sulla carta operativa, nonché le immagini riprese da elicotteri e da terra che danno modo agli operatori in sala di rendersi immediatamente conto della situazione in campo.

Il sistema viene ulteriormente implementato in caso di incendio critico, che vede all’opera anche figure come l’analista AIB di sala. Le prime figure di questo tipo sono state formate nel 2020, con un corso finanziato proprio tramite il progetto MED-Star. Da quel momento, è stato possibile avere con continuità l’analisi meteo per le sale operative, supportare il COS SOUP con analisi sulla pericolosità dell’incendio e nella valutazione rispetto alla priorità degli interventi.

Appare evidente che è sempre più fondamentale lavorare in sinergia e che per coordinare la complessità si è reso necessario implementare le cosiddette “unità di collegamento”, che dovranno tenere i rapporti con Prefetture, amministratori locali e stampa, in modo che il DOS possa dedicarsi più specificatamente alle attività strettamente correlate allo spegnimento dell’incendio.

Il coordinamento assistito ha sicuramente permesso di rendere più efficienti ed efficaci le operazioni AIB, rendendole ancora più strutturate e integrate con nuove figure, assicurando un’attivazione più celere delle figure specialistiche, sviluppando la capacità di analisi e migliorando la sinergia e lo scambio tra le tutte le componenti che si occupano di AIB.

Luca Tonarelli del Centro addestramento delle figure per il coordinamento assistito della Regione Toscana, ha evidenziato come queste figure non sostituiscono il DOS ma lo supportano, spiegando le varie tipologie e i percorsi di formazione oggi dedicati a queste figure.

A metà mattina è stata la volta del Dottor Giuseppe Mariano Delogu, esperto forestale nella lotta contro gli incendi boschivi che, non potendo essere fisicamente presente ha inviato il suo intervento, nel quale ha parlato dell’High Reliability Organization e dell’esigenza in Italia di un’applicazione unitaria dell’ICS. In particolare, il dottor Delogu ha illustrato le complessità organizzative, la necessità di linguaggi comuni, l’importanza delle certificazioni e delle figure indispensabili a fronteggiare l’evento “incendio”.

Secondo Delogu oggi l’unica figura che accomuna tutte le regioni in Italia è sicuramente il DOS, ma rimane ancora una figura solitaria, per questo è sempre più necessario l’utilizzo dell’ICS, in modo che tutti gli operatori sul campo possano operare con procedure e protocolli standardizzati, nonché un sistema flessibile. L’intervento si è concluso con una proposta, quella di dedicare MED-Star 2 alla formazione e all’innovazione.

Il penultimo intervento della giornata è stato quello dell’Ispettore Carlo Cappanera, responsabile Soup Liguria, che ha spiegato nei dettagli il funzionamento dell’AIB della regione Liguria, illustrando come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco applichi di fatto l’ICS. A capo della piramide c’è un funzionario della Regione che di fatto ricopre il ruolo di “Incident Commander” che a sua volta delega le varie funzioni. Cappanera ha parlato anche dell’utilità dei droni, soprattutto durante gli eventi nei quali si presenta la possibilità di utilizzare il termoscanner e con questo guidare i canadair e i mezzi di soccorso anche in condizioni proibitive.

A chiudere gli interventi sono stati il dottor Giancarlo Muntoni, direttore del Servizio territoriale CFVA di Sassari, e la dottoressa Stefania Murranca, Commissario superiore del CFVA. Muntoni ha rilevato come, nella pratica, il CFVA applichi l’ICS già da anni, anche non ricalcando la sua struttura precisa in cinque settori. Innanzitutto, il Piano regionale AIB parla di “direzione” delle opere di spegnimento non più di “direttore”, in modo da condividere il più possibile le responsabilità.

La dottoressa Murranca ha poi ripercorso le prime fasi dell’utilizzo dell’ICS dal CFVA, iniziato nel 2014 come progetto sperimentale, con follow-up nel 2015 per arrivare, dopo un punto della situazione fatto dai sette ispettorati territoriali, al 2019, quando l’ICS è stato inserito nei protocolli, con le parole chiave: flessibilità, modularità, efficacia, rapidità.

Il pomeriggio è proseguito con una Tavola Rotonda dal titolo “Come integrare il metodo Augustus con i linguaggi di chi è sul fronte: un paradosso o un problema?”, durante la quale i partecipanti hanno potuto interagire con i relatori dei vari interventi, continuando così non solo lo scambio di esperienze ma anche le prospettive per il futuro.

La due giorni finale del progetto MED-Star proseguirà domani, 13 settembre 2022, con un evento di disseminazione ricco di interventi.


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