Denunciato un razziatore di corallo
Un subacqueo di 40 anni è stato trovato in possesso di 18 rametti di corallo rosso, per il prelievo del quale, trattandosi di specie protetta, è necessaria l’autorizzazione regionale.
Il materiale sequestrato dagli uomini della Stazione Forestale di Trinità D'Agultu (per un peso complessivo di 250 grammi) era nascosto all'interno di una busta che il pescatore aveva sistemato nel bagagliaio dell'auto.
Il Corpo forestale non ha ancora accertato la provenienza dei rametti, che tuttavia dovrebbero essere stati asportati nelle vicinanze del porto a una profondità di alcune decine di metri.
L'uomo è stato identificato e denunciato, per lui si prospetta una sanzione elevata oltre al sequestro di bombole, muta e tutta l'attrezzatura subacquea.
Sono in atto accertamenti per verificare se questi fosse un fornitore di alcuni artigiani che lavorano il prodotto o un pescatore occasionale.
Nelle scorse settimane un operatore di un centro immersioni della zona aveva segnalato il prelievo del corallo dalla secca di Portosino, davanti alle scogliere di Capo Testa. Un'operazione di puro vandalismo che ha deturpato un tratto di fondale tra i più belli della zona, meta di appassionati di immersioni che arrivano da tutta Europa proprio per ammirare i coralli, patrimonio di immensa bellezza di questa parte della nostra isola.
Il materiale sequestrato dagli uomini della Stazione Forestale di Trinità D'Agultu (per un peso complessivo di 250 grammi) era nascosto all'interno di una busta che il pescatore aveva sistemato nel bagagliaio dell'auto.
Il Corpo forestale non ha ancora accertato la provenienza dei rametti, che tuttavia dovrebbero essere stati asportati nelle vicinanze del porto a una profondità di alcune decine di metri.
L'uomo è stato identificato e denunciato, per lui si prospetta una sanzione elevata oltre al sequestro di bombole, muta e tutta l'attrezzatura subacquea.
Sono in atto accertamenti per verificare se questi fosse un fornitore di alcuni artigiani che lavorano il prodotto o un pescatore occasionale.
Nelle scorse settimane un operatore di un centro immersioni della zona aveva segnalato il prelievo del corallo dalla secca di Portosino, davanti alle scogliere di Capo Testa. Un'operazione di puro vandalismo che ha deturpato un tratto di fondale tra i più belli della zona, meta di appassionati di immersioni che arrivano da tutta Europa proprio per ammirare i coralli, patrimonio di immensa bellezza di questa parte della nostra isola.