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IL SISTEMA AMBIENTALE DELLA SARDEGNA

Approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali

gestione rifiuti speciali
La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore della difesa dell’ambiente Andrea Biancareddu, ha approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRGRS), che costituisce una delle sezioni del Piano regionale di gestione rifiuti.
Il documento costituisce un profondo aggiornamento del documento "Sezione Rifiuti speciali" approvato con deliberazione n. 13/34 del 30/04/02, è frutto di un'approfondita analisi dell’attuale situazione impiantistica e logistica del sistema regionale di trattamento di questa categoria di rifiuti ed è mirato, soprattutto, a una nuova determinazione dei fabbisogni impiantistici e a un maggior incentivo al recupero, con riguardo alle indicazioni generali fissati dalla normativa comunitaria e nazionale.
Gli obiettivi principali alla base delle scelte del PRGRS possono essere riassunti di seguito:
– ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti speciali;
– massimizzare l’invio a recupero e la reimmissione della maggior parte dei rifiuti nel ciclo economico, favorendo in particolare il recupero di energia dal riutilizzo dei rifiuti e minimizzando lo smaltimento in discarica;
– promuovere il riutilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale;
– ottimizzare le fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento;
– favorire la realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di garantire il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali in prossimità dei luoghi di produzione;
– assicurare che i rifiuti destinati allo smaltimento finale siano ridotti e smaltiti in maniera sicura;
– perseguire l’integrazione con le politiche per lo sviluppo sostenibile;
– assicurare le massime garanzie di tutela dell'ambiente e della salute, nonché di salvaguardia dei valori naturali e paesaggistici e delle risorse presenti nel territorio regionale.
Al fine di garantire il necessario supporto alla sua attuazione il PRGRS individua una serie di azioni che mirano al raggiungimento degli obiettivi citati.
Le azioni del PRGRS sono improntate ai criteri di priorità nella gestione dei rifiuti stabiliti dalla normativa:
– prevenzione;
– preparazione per il riutilizzo;
– riciclaggio;
– recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
– smaltimento.
In particolare, tra le azioni previste si possono citare le seguenti:
– finanziamento di corsi di formazione a partecipazione volontaria per i profili tecnici;
– rafforzamento dei rapporti con i consorzi nazionali di filiera;
– sostegno alla nascita e al consolidamento sul territorio regionale di attività economiche che favoriscano il riciclaggio, il riutilizzo e il recupero di materia dai rifiuti;
– incentivazione, ove sostenibile dal punto di vista tecnico-economico e ambientale, dello sviluppo di impiantistica in grado di dar risposta ai fabbisogni d’area, nel rispetto del principio di prossimità;
– definizione di protocolli di controllo della qualità dei rifiuti in ingresso agli impianti;
– incentivazione della collocazione a recupero dei rifiuti e disincentivazione dello stoccaggio definitivo attraverso adeguate misure tributarie;
– definizione di apposite linee guida regionali per l’utilizzo dei rifiuti inerti nelle opere pubbliche;
– sensibilizzazione presso i Comuni per l’integrazione della raccolta dei RAEE professionali presso i centri di raccolta comunali;
– definizione di apposita procedura per la certificazione regionale degli impianti di trattamento di veicoli fuori uso;
– costituzione di un gruppo di lavoro per la redazione di linee guida per lla gestione dei rifiuti sanitari;
– individuazione di prescrizioni qualitative e quantitative per il rilascio delle autorizzazioni degli impianti, sia nuovi sia esistenti;
– in occasione del rilascio delle autorizzazioni per nuove discariche per rifiuti inerti, verifica dell’assenza di impianti alternativi (discarica o impianto di riciclaggio per inerti) nel raggio di 30 Km.
Tutte le iniziative di realizzazione di nuova impiantistica funzionale al soddisfacimento dei fabbisogni evidenziati dal Piano, come pure gli interventi di adeguamento o potenziamento di impianti esistenti, dovranno aver luogo nel pieno rispetto dei criteri di idoneità localizzativa. Tali criteri, sostitutivi di quelli riportati nella deliberazione di Giunta regionale n. 73/7 del 20/12/2008, riguardano anche gli impianti per rifiuti urbani.
Il PRGRS della Sardegna è stato assoggettato alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), ed è, pertanto, corredato dal Rapporto ambientale e dalla relativa Sintesi non tecnica; tali elaborati hanno accompagnato la stesura del Piano stesso e sono stati sottoposti alle osservazioni da parte di tutti gli enti competenti in materia ambientale, al fine di valutare gli aspetti che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale, come previsto dalla procedura di legge, che si è conclusa con l’espressione del “parere motivato” da parte del Servizio della sostenibilità ambientale e valutazione impatti dell’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente.

Consulta i documenti
Delibera n. 50/17 del 21.12.2012 [file.pdf]
Relazione di piano [file.pdf]
Rapporto ambientale [file.pdf]
Sintesi non tecnica [file.pdf]
Parere motivato [file.pdf]
Dichiarazione di sintesi [file.pdf]
Misure di monitoraggio [file.pdf]